Si parla spesso di depressione post-partum materna, che, per forza di cose, è la più documentata e la più diffusa. Ma il ‘baby blues’ colpisce anche i padri, e diversi studi lo confermano. La depressione nei neopapà comincia ad essere indagata in modo approfondito dalla scienza, che avverte: esiste, e colpisce molti più padri di quanto si immagini.
Depressione nei neopapà: alcuni dati
La depressione nei neopapà di solito di verifica negli ultimi mesi della gravidanza oppure nei primi di vita del neonato. A volte, anche dopo qualche mese. Più che una questione ormonale (fattore che invece ha una fortissima influenza sulle neomamme) sembra essere legata allo stress. Ma anche all’ansia, alla pressione che si prova di fronte alla nuova, impegnativa avventura di crescere un figlio. Possono subentrare sentimenti di frustrazione, senso di inadeguatezza, timori di incapacità. Anche di allontanamento dal nucleo, visto il rapporto esclusivo che si crea tra mamma e neonato.
Negli ultimi anni, sono aumentati gli studi e le ricerche relative alla depressione nei neopapà. Secondo il Medical Research Council (MRC), il 21% dei padri vive almeno un episodio di depressione durante l’infanzia del figlio (fonte). Addirittura, secondo questa ricerca, la depressione subentra dopo il primo anno, e può riproporsi diverse volte entro il 12 anno di età del bimbo. Rilevano invece i ricercatori della McGill University (fonte) in Canada che il 13,3% dei futuri papà prova già una forma di depressione durante l’attesa del parto. NPS – New Parent Support, ente britannico dedicato ai neogenitori, identifica una forma di depressione pre-natale e una depressione post-natale nei padri. Secondo le loro ricerche, un neopapà su 3 è preoccupato per la sua salute psichica.
Cosa influisce?
Oltre ai fattori psicologici sopra indicati, la depressione nei futuri/neopapà è indagata da diverse ricerche che mirano a comprendere quali fattori la favoriscano. Uno studio pubblicato su Jama correla la depressione post-partum della mamma a quella del papà. Uno studio neozelandese invece, trova un riscontro significativo nella condizione precedente dei papà. Ovvero, sono più inclini a subire la sindrome depressiva i neopadri con problemi finanziari, nella relazione, o di salute. Fattori che contribuirebbero fortemente ad innescare il ‘baby blues’ paterno.