E’ il più importante museo del mondo dedicato al design contemporaneo in tutte le sue forme. E oggi il suo involucro è più che mai degno di ospitare tutto ciò che riguarda la progettazione creativa, dall’architettura alla grafica, passando per la moda e l’oggettistica. Il Design Museum di Londra ha cambiato pelle, trasferendosi dalla location di Shad Thames a Kensington High Street, dove negli anni sessanta aveva sede il Commonwealth Institute. Il team che ha contribuito a creare la nuova sede è composto da John Pawson, OMA e Allies and Morrison. Con la collaborazione ingegneristica di Arup.
Il Design Museum rinnovato
10.000 metri quadrati. 1 sala con la collezione permanente. 2 spazi per le mostre temporanee. Un auditorium con la capienza di 202 persone. 400 metri quadrati di aree educative. Una libreria. E naturalmente 2 bar, un ristorante, uno shop, uno spazio eventi, uno studio per residenze. Il progetto del nuovo Design Museum voleva essere grandioso, e allo stesso tempo doveva rispettare l’edificio preesistente sul quale è stato fatto un restyling così profondo. Si tratta infatti di un edificio Grade 2*, classificazione del Regno Unito che identifica le strutture storiche. Trasformare un ambiente dall’estetica modernista in uno spazio culturale contemporaneo, preservandone l’eredità storica, era la sfida più grande.
La proposta si è quindi concentrata nel mantenere il particolare tetto che si innalza a piramide, vera star della struttura. I piani dell’edificio preesistente sono invece stati demoliti per creare uno spazio interno principalmente aperto, i cui livelli sono collegati l’uno all’altro in modo dinamico grazie a scale, passaggi e balaustre. La struttura aperta conferisce un aspetto contemporaneo. Mentre il legno di quercia che riveste la quasi interezza degli interni scalda e attribuisce un tocco ‘nordico’.
Le mostre
Fitto il calendario di mostre 2017. Attualmente protagonista Fear and Love – reactions to a complex world. 11 installazioni su alcuni temi cruciali della nostra epoca e su come il design si leghi ad essi. In primavera, arriva Imagine Moscow; Architecture, Propaganda, Revolution. Una serie di disegni, poster, progetti di design e architettura realizzati tra gli anni ’20 e ’30 che immaginavano come sarebbe diventata la capitale sovietica. Nel mese di maggio il Design Museum apre a California, che esplora il contributo dei giovani californiani al design, l’high tech, e, in un certo senso, alla liberazione personale, dagli anni ’60 ad oggi.