Bralette: è questa la nuova frontiera della lingerie che manda in pensione il caro push-up. Lo abbiamo amato, indossato e venerato per anni e anni ma la moda, come tradizione vuole, è pronta a sorprendere con effetti speciali. Dimenticate imbottiture esagerate, ferretti e quanto altro possa aiutare a mascherare i volumi. Il rispetto del corpo viene prima di tutto.
Addio push-up. E’ ora di vestirsi al naturale
Il trend di stagione propone, infatti, di compiere un passo indietro. Proprio così: non c’è trucco non c’è inganno perché ci si espone così come mamma ci ha fatte. Ad esaltare il seno di ogni donna è quello che viene chiamato bralette. Parliamo di un reggiseno destrutturato, semplice ma terribilmente sexy.
Bralette, ritorno alle origini
Le passerelle delle ultime sfilate l’hanno reso protagonista e in tante lo hanno già inserito nella lista dei must have. Sta bene, ovviamente, a coloro che hanno un seno piccolo in quanto non necessitano di alcun supporto. Non chiamatelo banalmente un capo intimo perché, come ha dimostrato lo street style, si può indossare anche a vista, come capo esternabile sotto giacche, camicie in abbinamento a una gonna o a un pantalone a vita alta. L’effetto vedo e non vedo ha sempre il suo perché. Quel filo di pelle che rimane a vista è davvero sensuale.
Lingerie: no al ferretto, sì al pizzo
La scelta è davvero vasta. Questo modello, che si potrebbe definire una via di mezzo tra un reggiseno e un crop-top, può essere ora in versione athleisure per la gioia delle più sportive, ora in chiave romantica e sensuale impreziosito da balze di pizzo, merletti, lacci, tulle, fiori ricamati etc. Bello, non c’è che dire, ma anche pratico perché non comprime il seno e non lo sacrifica in maniera alcuna.
Basta farsi un giro sui siti dei più rinomati marchi di lingerie come Victoria’s Secret, Intimissimi, Oysho e ancora Agent Provocateur e Chantelle per innamorarsene a patto di essere disposte a non barare con le forme. La moda, non c’è che dire, ancora una volta ha messo a segno un colpo vincente proponendo un capo che indirizza verso una maggiore accettazione del proprio corpo.