Specchi che si rompono, gatti neri che attraversano, sale che si rovescia. Sono cattivi presagi, eventi che scatenano la cattiva sorte. Proprio come il venerdì 17. Proprio oggi, infatti, è il giorno che tutti i superstiziosi temono più di ogni altro. Uno di quei giorni in cui non si dovrebbe mai organizzare qualcosa di importante, come un viaggio. Il 17 è, infatti, il numero sfortunato per eccellenza. E non è un caso che numerosi alberghi non prevedano camere contrassegnate da quel numero. E non è un caso che le compagnie aeree spesso saltino il 17 nella numerazione delle file delle poltrone. Abbinato, poi, ad un giorno della settimana come il venerdì, il mix sembra davvero funesto. Meglio, dunque, starsene il più tranquilli possibile aspettando con trepidazione lo scoccare della mezzanotte.
Ma gli Italiani, ci credono davvero? Realmente si sentono minacciati da una semplice data sul calendario? Da un solo gattino che, ignaro di ogni pregiudizio, si limita ad attraversare una strada? La superstizione, insomma, esiste ancora?
Venerdì 17: il tempo passa ma la superstizione resta
Secondo uno studio effettuato dal motore di ricerca di viaggi Kayak sembrerebbe proprio di sì. Nonostante il XXI secolo sia iniziato già da un pezzo, anche i cittadini del III millennio non sembrano essere immuni da tali credenze. Per quanto in molti si sforzino di sostenere di non credere a queste cose, di non essere suggestionati da alcuna forma di superstizione, le scelte compiute nella vita di tutti i giorni smentirebbero queste asserzioni. E anche chi effettivamente sembra non crederci realmente, nell’incertezza preferisce, se possibile, non sfidare troppo la sorte. A dimostrarlo sarebbero proprio le statistiche delle ricerche sui viaggi effettuate attraverso il sito Kayak. Venerdì 17 febbraio 2017 sono, infatti, moltissimi i viaggiatori che hanno scelto di non partire.
Di venere e di marte non ci si sposa né si parte
I dati forniti da Kayak parlano chiaro. In occasione del fantomatico venerdì 17 è stato registrato un considerevole calo di ricerche di voli. Ben il 21% in meno rispetto a quelle effettuate per gli altri venerdì dello stesso mese. Una semplice coincidenza? Difficile a dirsi. Bisognerà, probabilmente, aspettare i prossimi due venerdì 17 dell’anno: il 17 marzo e il 17 settembre. Se anche stavolta gli Italiani si rifiuteranno di partire, allora avremo la conferma definitiva che la superstizione, volenti o nolenti, è ancora ben radicata nella nostra cultura.