Il tema del biologico è più che mai scottante. Numerose ricerche sui benefici dei prodotti biologici sono, ormai, all’ordine del giorno. Gli alimenti non trattati chimicamente contribuiscono a migliorare salute e aspetto del nostro corpo. Per questo sempre più consumatori scelgono di acquistarli, anche a costo di spendere di più. Una delle tematiche più discusse è quella della scelta tra latte biologico e tradizionale. Le tesi degli studiosi sono, però, lievemente discordanti. Alcuni sostengono che il latte biologico abbia maggiori proprietà benefiche per il nostro organismo. Specialmente in termini di rapporto tra grassi omega-3, amici del cuore, e omega-6, dannosi per l’organismo. Altri si dichiarano più scettici. Le ricerche condotte per dimostrare i reali benefici del prodotto, infatti, sarebbero parziali e non condurrebbero a risultati univoci. Ciò che, invece, sembra pacificamente riconosciuta è la maggiore conservabilità del latte biologico. Anche in questo caso, però, le obiezioni sollevate sono molte.
In frigorifero vince (forse) il latte biologico
Che sia più o meno salutare, quel che è certo è che il latte biologico in frigorifero dura di più. Correttamente conservato ad una temperatura, ad esempio, di 6° sul ripiano del frigo (e non nel portabottiglie dello sportello), il latte biologico può mantenersi fino a più di tre settimane a partire dal giorno di confezionamento. Una tale resistenza è dovuta al processo di pastorizzazione effettuato ad una temperatura superiore rispetto a quella del latte tradizionale. Ad una temperatura più elevata tutti i microrganismi presenti nel latte vengono debellati. Con una pastorizzazione a temperatura più bassa, invece, alcuni batteri sopravvivono. E sono proprio questi batteri ad accelerare il processo di deperimento. Per chi, dunque, non consuma una grande quantità di latte, quello biologico sembra essere la soluzione ideale.
E’ davvero il latte biologico a fare la differenza?
Anche in questo caso, però, non mancano i detrattori. Sono in molti, infatti, a segnalare che in commercio sono presenti alcuni tipi di latte tradizionale pastorizzati a temperatura più alta. La maggiore conservabilità, dunque, non dipende dal fatto che il latte sia o meno biologico. Bisogna, inoltre, fare attenzione a non acquistare un prodotto trattato a temperature troppo elevate. L’eccessivo calore, infatti, potrebbe alterare il gusto del latte che al palato sembrerà più “cotto” e lievemente caramellato a causa della caramellizzazione degli zuccheri naturalmente contenuti nella bevanda, come glucosio e lattosio. In ogni caso chi lo consuma sembra non avere proprio nulla a che ridire sul sapore del latte biologico. Anzi l’alimentazione delle mucche sui pascoli e a base di erbe e fieni naturali conferirebbe al latte una maggiore aromaticità.