Una delle motivazioni valide per richiedere il divorzio è l’adulterio. Chi subisce un tradimento e ne ha le prove può chiedere in sede di separazione l’addebito per colpa. Far ricadere cioè sul partner infedele la responsabilità del divorzio e farsi pagare i danni. Questo accade anche in Gran Bretagna, dove il tradimento fa parte delle 5 ragioni per cui si può chiedere il divorzio. Tuttavia, si legge sul sito del Governo britannico, se si tratta di un tradimento omosessuale, no. Ovvero, se l’infedeltà è avvenuta con una persona dello stesso sesso, non lo si può considerare un adulterio. Quindi non si può divorziare. E questo vale anche per i matrimoni gay.
Se scopri un tradimento omosessuale non puoi divorziare
Una normativa che difficilmente sta al passo con i tempi, visto che tutte le ricerche dimostrano che sempre più persone, soprattutto i giovani, si dichiarano bisessuali. Eppure reale: “non conta come adulterio se (il marito o la moglie) hanno avuto rapporti sessuali con qualcuno dello stesso sesso. Anche quando si è in un matrimonio tra persone dello stesso sesso”. Il tradimento omosessuale non conta. L’infedeltà è considerata adulterio solo se eterodiretta. Gay e lesbiche praticamente non possono chiedere il divorzio per adulterio, secondo questa logica, a meno che non tradiscano con persone del sesso opposto.
Lo scorso anno la BBC ha riportato il caso eclatante di una donna che ha scoperto di essere stata tradita dal marito con un uomo per anni. Ma non ha potuto chiedere il divorzio basandosi sull’adulterio.
In Italia
In Italia la questione non è così esplicitamente spiegata. Tuttavia, visto che anche qui la bisessualità è in aumento, e le persone di età adulta sono sempre più propense a fare coming out, aumentano i casi di divorzio dove di mezzo c’è l’infedeltà commessa con qualcuno dello stesso sesso. Nel nostro paese sta al giudice interpretare la questione. Mentre per quanto riguarda le coppie gay, la questione nemmeno si pone perché in Italia non esiste il matrimonio tra persone dello stesso sesso. E nel DDL sulle unioni civili non vi è l’obbligo di fedeltà.
“La Cassazione, con la sentenza n. 7207/09, si è pronunciata relativamente ad un tradimento omosessuale equiparandolo, in termini di gravità e addebitabilità della separazione, ad una infedeltà eterosessuale” scrive l’avvocato Gassani, presidente Nazionale dell’Associazione Matrimonialisti Italiani. E aggiunge che, secondo una ricerca del loro centro studi il 7% dei tradimenti è a sfondo omosessuale. Insomma, non sarà tempo che le leggi si mettano al passo con i tempi?