L’elisir di lunga vita? Si nasconde nel sesso. Ma quando questo non è praticato. Lo so, non è una notizia piacevole. Secondo una ricerca dell’Università di Sheffield il segreto per vivere meglio si nasconde nella completa astinenza. Quella amorosa. Già, chi fa più sesso vive meno.
Il responsabile della ricerca, il dott. Michael Siva-Jothey, ha spiegato che lo studio è partito da un curioso assunto. Ossia, le suore nubili, tendenzialmente, vivano molto di più. L’equipe ha quindi osservato una particolare specie di coleottero, il Tenebrio Molitor, che si accoppia quotidianamente. E che ha un breve ciclo vitale. Dai primi dati si capisce che il sesso influenza notevolmente le aspettative di vita. I risultati sono semplici e poco piacevoli.
Ogni azione sessuale, infatti, provocherebbe un indebolimento delle funzioni immunitarie. E, quindi, si vive meno.
Il Dr. Siva-Jothey spiega: “I coleotteri che si accoppiano muoiono prima degli altri. Il meccanismo non è lo stesso negli esseri umani, ma il principio è lo stesso. Nei coleotteri, l’accoppiamento rilascia ormoni necessari per la produzione di spermatozoi in un maschio o di uova in una femmina che ha un effetto negativo sul sistema immunitario”. Secondo il gruppo, questa teoria dovrebbe essere applicabile non solo agli insetti, ma anche agli esseri umani.
E dire che fino a qualche anno fa altre ricerche incentivavano il sesso proprio per le conseguenze in fatto di durata di vita.
David Weeks, ricercatore al Royal Hospital d’Edimburgo, spiega infatti che “fare l’amore almeno tre volte a settimana prolunga la speranza di vita di dieci anni in media”. Perché previene il cancro alla prostata, protegge dal diabete, dall’ipertensione e dalle malattie cardio-vascolari. Inoltre guarisce dal mal di testa e favorisce lo sviluppo del sistema nervoso.
A dirlo anche un’equipe di medici australiani, il quale sosteneva che avere orgasmi regolari riduce del 30% il rischio di tumore alla prostata. Nonché uno studio della Rutgers University del New Jersey dimostra che un rapporto ben concluso, grazie all’abbondante produzione di endorfine, ha lo stesso effetto di due aspirine. Dove sarà la verità?