Remise en forme post vacanze: è arrivato il momento di tornare alla normalità. Pandori, panettoni, torroni etc. sono buoni, sì, ma anche nemici della linea. Dura da accettare ma la bilancia non mente: le feste, purtroppo, hanno avuto il loro peso.
Inutile prendersi in giro e rimandare al solito lunedì, le scuse sono finite. Spesso però, volere tutto e subito non porta i benefici sperati. Onde evitare di cadere nei soliti errori, vale la pena affidarsi ai consigli di un esperto.
Remise en forme post vacanze: occhio agli errori
Iniziamo con gli errori da non fare. Sono in tanti a ricorrere al fai da te per tentare di rientrare nel proprio peso-forma durante la remise en forme post vacanze. Come? Affidandosi a diete pubblicate su riviste o consigliate da amici oppure pensando di depurarsi intraprendendo una sorta di digiuno.
“L’errore più comune che fanno le persone è quello di ricorrere a diete suggerite da conoscenti, da pseudo-professionisti della nutrizione oppure trovate su riviste o sul web”- ha rivelato il Dott. Alessandro Guerra, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione.
Il motivo? “In tanti cercano di compensare gli eccessi alimentari delle vacanze. Il più delle volte però, queste pratiche, portano più danni che benefici alla salute. Ad esempio, digiunare o saltare i pasti non è un metodo efficace per tornare in forma. Si rischia di perdere peso in modo sbagliato e soprattutto di riprendere con gli interessi i chili persi una volta che si torna ad una alimentazione normale”.
Cosa fare allora? Anche per la remise en forme post vacanze valgono le stesse regole che ci accompagnano durante il resto dell’anno. “La prima raccomandazione è quella di non farsi prendere dal panico e tornare il prima possibile ad un’alimentazione regolare ed equilibrata senza demonizzare alcun tipo di alimento” – precisa il medico.
Non è tutto: “Una dieta sana prevede il giusto equilibrio fra tutti i nutrienti. Errore quindi escludere solo alcuni alimenti, come spesso avviene per pane e pasta”.
Saltare la colazione non fa dimagrire
Frazionare i pasti (ad es. colazione, pranzo, cena e 2 spuntini) consente di gestire al meglio i meccanismi di fame e sazietà durante la giornata. Spesso le persone tendono a saltare la prima colazione quando, in realtà, il primo pasto del mattino è essenziale.
Ogni scusa è buona: si va dalla mancanza di tempo all’assenza di appetito fino alla falsa credenza che, rinunciare a quelle calorie, possa essere utile per controllare il proprio peso.
Attenzione poi ai fuori pasto: “Le calorie assunte nei fuori-pasto, ad esempio mentre si è a casa davanti la tv oppure mentre si cucina il pranzo (o la cena), sono le più temibili. Arrivare ad un pasto troppo affamati e piluccare continuamente il cibo mentre si prepara una pietanza può tradursi nel mangiare due volte, ovvero nell’introdurre il doppio delle calorie previste per quel pasto” – fa notare il Dott. Guerra.
Attività fisica: sì ma con regolarità e costanza
Infine è di fondamentale importanza mantenere uno stile di vita attivo. “Spesso le persone credono che il tutto si esaurisca nell’andare in palestra due o tre volte la settimana. Questo, in realtà, è più utile a placare i sensi di colpa che non al mantenimento della propria forma fisica”.
Proprio così, fare attività fisica in maniera regolare aiuta a mantenersi in forma e a dire addio a diete e chili di troppo. “Se escludiamo le normali ore di sonno, in una settimana sono almeno 100 le ore che trascorriamo impegnati nelle nostre normali attività quotidiane (lavorare, studiare, fare la spesa etc…). Dedicare, di queste, due ore settimanali alla palestra, mantenendo però di base uno stile di vita molto sedentario (ad esempio prendendo la macchina anche per piccolissimi spostamenti o quando non strettamente necessario) spesso non è sufficiente a mantenere il giusto equilibrio fra ciò che mangiamo e ciò che bruciamo“.
Cosa fare dunque? “Sarebbe molto più utile prendere in considerazione anche altri parametri come, ad esempio, il numero dei passi totali che si fanno nell’arco delle 24 h. Le raccomandazioni suggeriscono di raggiungere i 10.000 passi al giorno. Questo valore è facilmente monitorabile con un semplice contapassi o con delle applicazioni scaricabili sul proprio smartphone” – conclude lo specialista.