Anno nuovo, cibi nuovi. Con l’inizio del 2017, come ogni anno, sono iniziati i pronostici su quali saranno le tendenze alimentari più originali e innovative. Stavolta l’attenzione si è concentrata sui prodotti vegetali. Secondo una ricerca proposta da Mintel, frutta, verdura ed integratori di loro derivazione saranno protagonisti assoluti del nuovo anno. Grazie anche alla crescita esponenziale dei consumatori vegani che negli ultimi 10 anni sono aumentati del 360%. Il 2017 potrebbe, dunque, essere proprio il loro anno.
Spazio allora a nuovi prodotti come gli integratori a base di ribes nero. Questo frutto, ricco di antocianine, favorisce il recupero muscolare, consente di bruciare i grassi più velocemente e stimola la circolazione sanguigna. Interessanti anche i nuovi dolcificanti che, secondo alcuni studiosi, sono destinati a riabilitare la reputazione della categoria. La nuova generazione di dolcificanti, infatti, fa ricorso a componenti naturali come l’inulina. Contenuta in ceci, radici di cicoria, banane, asparagi e lenticchie, alimenta la flora batterica intestinale. L’unico inconveniente è che è molto meno dolce dello zucchero (indice di dolcezza 0,1 contro 1). Ma sono davvero numerosi i prodotti che potrebbero finire sotto i riflettori del nuovo anno. Vediamone alcuni.
- Spazio agli antiossidanti
Gli effetti benefici degli antiossidanti portano alla loro spasmodica ricerca anche negli alimenti che consumiamo. Nel “paniere” delle tendenze alimentari del 2017 potrebbero, dunque, fare il loro ingresso anche le bacche Maqui. Di origine cilena, sono ricche di vitamina C e di antiossidanti antociani, utili per prevenire l’invecchiamento. Sono, però, un tantino amarognole. Anche il fungo Chaga sembra essere destinato a guadagnare sostenitori. Vanta benefiche proprietà antimicrobiche ed antiossidanti e può essere acquistato in polvere o anche sotto forma di tè. Il prezzo non è, però, dei più abbordabili.
Tendenze alimentari. Snack sani e gustosi
In molti conoscono, ed apprezzano, i semi di zucca da sgranocchiare. Nel 2017, però, potrebbero perdere qualche fan, soppiantati da una novità altrettanto sfiziosa. Si tratta dei semi di anguria essiccati. Alcuni produttori hanno già messo a punto le proprie ricette e li propongono aromatizzati con prodotti naturali. Attualmente sono disponibili sul mercato quelli tostati, quelli leggermente salati e quelli al peperoncino dolce.
Via libera anche ai grassi buoni
Il cruccio di molti consumatori sono i grassi. Proprio per questo c’è chi sostiene che il 2017 sarà l’anno degli oli a base di frutta secca. Noci, mandorle, nocciole ed anacardi, infatti, donano oli dalle numerose proprietà benefiche. Basta imparare ad usarli in cucina dosandoli con attenzione per non coprire, con il loro sapore amarognolo, il gusto degli altri ingredienti. Grassi benefici provengono anche dalle alghe. Consumatori vegani e vegetariani hanno a lungo combattuto con il problema dell’assunzione degli omega-3. I semi di lino sono uno dei pochi prodotti di origine vegetali a contenerli. Così come le alghe che vengono, infatti, considerate uno dei prodotti dell’anno del 2017.
Mangiare con Intelligenza (Artificiale)
Anche la tecnologia sta fornendo il suo contributo nella creazione di nuove tendenze alimentari, grazie al progetto di una startup cilena. Si chiama No Company ed ha messo a punto un nuovo algoritmo di Intelligenza Artificiale in grado di comprendere le connessioni molecolari tra il cibo e la percezione umana del gusto e della consistenza. Che possono essere, dunque, riprodotti facendo ricorso a soli prodotti vegetali. Il NotMilk, ad esempio, sembra essere in grado di garantire le stesse sensazioni di un vero bicchiere di latte. Il tutto sorseggiando, però, una bevanda a base di mandorle, piselli, riso, noci, semi di lino, cocco e vaniglia.
- Non bisogna, però, sottovalutare le obiezioni sollevate da chi ha sottolineato che riprodurre gusto e consistenza non significa riprodurre anche l’apporto nutrizionale. E, dunque, la funzione che certi alimenti svolgono per il nostro organismo. Tim Spector, professore di genetica molecolare al King College di Londra, spiega, ad esempio, come il latte contenga batteri utili per nutrire la flora intestinale. Batteri che non possono essere, naturalmente, riprodotti con l’Intelligenza Artificiale.