La convinzione che le bibite ‘light’ siano dietetiche perché non contengono zucchero potrebbe essere sbagliata. Così come la comune percezione che le bevande senza zucchero siano più sane e meno caloriche rispetto alle loro versioni classiche. Lo affermano i risultati di uno studio condotto da un team di ricerca proveniente da 3 università diverse. L’Imperial College di Londra, l’Università di San Paolo e la Federal University of Pelota. I risultati della ricerca puntano tutti verso una direzione: non esiste nessuna prova scientifica che le bibite light siano veramente più leggere.
La verità sulle bevande senza zucchero
La sostanza con la quale si sostituisce lo zucchero in questo tipo di bevande è artificiale (ASB – Artificially Sweetened Beverage). La percezione comune è che siano più sane perché senza zucchero. E che le si possa assumere anche quando si vuole perdere peso. O addirittura che vadano bene per chi ha problemi di salute come il diabete. Lo studio non ha trovato alcuna evidenza scientifica di questi fatti. Non è vero che sono dietetiche, e non è provato in alcun modo che prevengano malattie come il diabete.
Anzi: potrebbero aumentare i rischi. Questo avviene, sempre secondo la ricerca, proprio perché, essendo percepite come innocue, possono indurre a consumarne di più. Possono addirittura stimolare così tanto i recettori del sapore dolce da creare un circolo vizioso (‘non fanno male, quindi posso berne di più’) finendo per superare abbondantemente il fabbisogno calorico quotidiano.
Tutta colpa del marketing?
L’Independent, riportando lo studio, cita anche le affermazioni di chi non è convinto di queste conclusioni. Il dietologo Tom Sanders ritiene lo studio infarcito di supposizioni piuttosto che di dati. Secondo la nutrizionista Susan Jebb scegliere bevande senza zucchero rispetto ai classici soft drinks è già un passo verso un miglioramento. Solo l’acqua è veramente dietetica, ma già tagliare un poco di zuccheri è meglio di niente.
Gli autori della ricerca comunque non ci stanno: il professor Christopher Millet afferma che, a causa di una grande opera di marketing, la gente finisce per percepire come ‘sane’ bevande che non lo sono (inclusi i succhi di frutta industriali). Aggiunge il professor Carlos Monteiros: ‘La regolamentazione sulla tassazione di bevande con o senza zucchero è diversa (in alcuni paesi con alti tassi di obesità si paga una tassa sugli alimenti ricchi di zucchero, creata proprio per disincentivarne il consumo eccessivo, ndr), ecco che il consumo di soft drink light vine incentivato, tanto quanto quello dell’acqua fresca’.