Il cappotto è uno di quei capi che identificano la parola ‘evergreen’. Un pezzo di abbigliamento letteralmente eterno, che dal XIX secolo ad oggi ha cambiato solo pochi dettagli, per rendere adatti ad ogni epoca i suoi connotati. In particolare, il cappotto da uomo è rimasto pressoché invariato dal primo dopoguerra ad oggi, e non perché mancasse di possibilità stilistiche. Piuttosto perché si tratta forse del capo più azzeccato di sempre. Che non ha bisogno di stravolgersi o reinventarsi. E’ perfetto così.
Cappotto da uomo: le tendenze autunno inverno 2016 2017
Naturalmente la sua immutabilità è relativa all’identità. Il cappotto da uomo è quel capo che, oltre a proteggere, aggiunge eleganza, un tocco classico, e dona un’allure distinta. Negli anni le tendenze della moda ne hanno cambiato le connotazioni estetiche, declinandole in base alle epoche, gli usi, le derivazioni. Ecco che sono nati gli overcoat in stile British, i caban, i Chesterfield, i Raglan, i Crombie e via dicendo. Ma oggi, come si portano? ‘Lungo’ sembra essere la parola chiave dell’autunno inverno 2016 2017.
Tendenza che le passerelle hanno caldamente incoraggiato è quella del cappotto maschile oversize, dal taglio ampio e lungo. Se ne sono fatti portavoce Marni, Giorgio Armani, Lanvin, Pryer Moss, Rick Owens, con soprabiti lunghi, a volte lunghissimi, e ampi. Da portare aperti, quasi come una vestaglia, clima permettendo. Estremizza il concetto di oversize Raf Simons, portando in scena redingote e giacconi tagli extra extra large. E’ un doppiopetto dallo stile British quello di Brioni, che potrebbe indossare un Lord, un business man della City ma anche un agente dei servizi segreti di sua Maestà. Fantasia check maxi e giocata nei toni scuri del nero e del grigio. Appeal britannico e quadretti anche per Canali, ma il collo è revers, così come per l’ampio cappotto Burberry. Austero e squadrato come il soprabito di un comandante dell’Armata Rossa il cappotto da uomo Givenchy, con bottoni a scomparsa e collo in pellicciotto a contrasto, o con inserti in pelle sul taglio militare. Sempre, rigorosamente, in lungo.