Camicie da uomo: basta aprire un armadio per trovarne un’infinità. Quelle per il lavoro, quelle per le grandi occasioni e ancora quelle per il tempo libero. Un occhio attento noterà però che, spesso, gli uomini tendono a prediligere modelli che, l’uno dall’altro, differiscono molto poco. E’ ora di rivoluzionare le proprie abitudini per stare più al passo con i tempi.
La camicia, non c’è che dire, è un vero passe-partout sia per i momenti più casual che per gli eventi più impegnativi: l’eleganza, anche quella minimal, è sempre sinonimo di classe.
Al bando la noia, è finita l’era del bianco e del celeste. La tinta unita è sì un grande classico, un mito intramontabile, ma va bene per le occasioni formali. Anche l’uomo più tradizionalista può aprirsi a un mondo a colori in cui la fantasia gioca un ruolo di rilevante importanza.
Camicie da uomo, va in scena la microfantasia
Ecco che, ad andare in scena, è un minimalismo in grado di fare la differenza. Parola a piccoli cerchi, palme, puntini o righe che, come per magia, vanno a vivacizzare un fondo a tinta unita creando un discreto contrasto. Proprio così, il vero gentleman è pronto a mettersi alla ricerca di un nuovo stile personale.
Look maschile, è ora di novità
L’era moderna, è risaputo, spesso attinge dal passato. Ebbene sì perché, tra gli anni ’60-’70, ad avere la meglio sono state stoffe dai vivaci tessuti stampati. Due le principali categorie: da una parte le forme geometriche mentre, dall’altra, il classico paisley della seta.
A prescindere dal disegno prediletto, l’importante è la stampa purché sia micro. Con le righe, ad esempio, non si sbaglia mai.
Tutti possono rinnovare, o almeno provarci, il guardaroba optando per capi moderni dalla grande vestibilità. L’idea è infatti quella di puntare su di un modello che sia in grado di regalare unicità all’intero outfit in maniera tale che, qualora dovesse mancare la cravatta, nessun problema, non si corre alcun rischio di sfigurare.