Il cloruro di magnesio è un integratore che si sente spesso nominare, perché le sue proprietà si prestano a diversi scopi. Da non confondere con il magnesio: mentre questo è un elemento che si trova in molti alimenti vegetali (noci, semi, verdure a foglia verde, cacao), il cloruro di magnesio è un composto. Si tratta di due elementi, magnesio e cloro, che hanno un rapporto di 1 a 2. Questo serve innanzitutto a distinguere le due cose, ma anche a specificare che chi lo assume per aumentare l’apporto di magnesio deve tenere conto della percentuale presente nell’integratore. In ogni caso, il magnesio contenuto nel composto ha una ottima biodisponibilità. Ovvero è alta la quantità di minerale che l’organismo riesce ad assorbire.
A cosa serve il cloruro di magnesio?
Perché lo si sente nominare spesso? Perché il cloruro di magnesio, o magnesio cloruro, ha diverse proprietà legate al benessere del corpo umano. Innanzitutto, come accennato, lo si usa come integratore di magnesio, e di solito lo si trova sotto forma di cristalli da sciogliere in acqua. La carenza di questo minerale avviene in condizioni di nutrizione errata, incapacità di assorbire elementi nutritivi, condizioni patologiche, o in situazioni di alcolismo. I sintomi della carenza possono variare dai tremori agli sbalzi umorali, crampi muscolari e aritmie. Più in generale, si integra il cloruro di magnesio nell’alimentazione degli sportivi e durante i mesi caldi. Senso di mancamento, spossatezza, ipotensione, o, come si dice genericamente, pressione bassa, si contrastano con questo integratore. E’ inoltre consigliato per combattere i dolori premestruali. E ancora, come alleato contro i malanni di stagione. Contro i mal di testa, specialmente quelli da calura che si verificano in estate. Per ripulire le vie intestinali (che tuttavia è anche una controindicazione in alcuni casi, perché può provocare episodi di dissenteria). Importante controindicazione è non assumerlo in caso di insufficienza renale.
Altre virtù
Non solo un integratore. Il cloruro di magnesio si può utilizzare in cucina, perché in grado di cagliare il latte (anche vegetale). Lo si usa infatti per la preparazione del tofu (viene chiamato nigari e si trova in fiocchi), di alcuni formaggi vegetali, in certi casi del paneer, un delicato formaggio indiano. Ancora, questo composto minerale viene utilizzato in cosmesi, specialmente nei prodotti dedicati a rinforzare unghie e capelli. Ma anche in creme e lozioni per la pelle. Non è raro che lo si utilizzi anche disciolto nell’acqua per innaffiare le piante.