A quanto pare l’affinità di coppia non si calcola in base a quanto si è diversi. Che sia per interessi o vissuto, per emozioni o proiezioni. Secondo lo studio dello psicologo britannico Glenn Wilson non è vero, infatti, che gli opposti si attraggono. O meglio, lo fanno, ma non dura a lungo. E così lo studioso ha messo a punto il “quoziente di compatibilità” per misurare lo stato di salute di un rapporto a due. Scoprendo che in amore le differenze non aiutano, al contrario sono le somiglianze a garantire la longevità di una coppia. Parliamo di partner, ma anche di amici.

Sono stati ideati molti metodi per indagare su ciò che attrae i partner. E l’unico che ha ottenuto dei risultati scientifici validi sono proprio quelli legati al principio della similarità.

Il Compatibility Quotient è stato sviluppato come cartina tornasole del successo della relazione fra partner. Sottolineando come le coppie “scoppino” entro 5 anni, se i partner da cui sono formate, hanno personalità poco compatibili. Quindi la teoria degli opposti è valida solo per una questione di “attrazione ed innamoramento”. E che non può essere applicata per un legame ben più lungimirante.

“Cerchiamo di costruirci un mondo sociale in cui sentirci a nostro agio, avere successo, fidarci delle persone e collaborare per raggiungere gli obiettivi – afferma Chris Crandall della University of Kansas – Per creare tutto ciò, la somiglianza è molto utile e le persone quasi sempre ne sono attratte. Con questo non intendiamo suggerire che l’influenza sociale non esiste. Tuttavia, ha poco spazio quando i partner sono simili all’inizio dei rapporti”. “Selezionare partner simili a noi sugli aspetti più importanti della vita è estremamente comune”, aggiunge Bahn.

Bisogna però sottolineare che circondarsi di persone che hanno la nostra visione del mondo può comportare un confronto sempre minore in fatto di idee, valori e prospettive. Senza un confronto, senza una crescita. “Andare d’accordo con le persone che non sono come noi è davvero utile – sottolinea Crandall – Gli amici servono per divertirsi, rilassarsi e non essere contestati. Va benissimo, sono aspetti positivi, ma non bastano. Abbiamo bisogno anche di nuove idee, di persone che ci riprendano quando ci comportiamo come pazzi. Se usciamo solo con persone simili a noi, ci perdiamo il grande, bellissimo mondo del diverso”.