Larry Bird, cestista, sportivo ed ex allenatore di basket, compie 60 anni. Gli facciamo prima di tutto gli auguri e poi cerchiamo di capire come invecchia, se invecchia, una leggenda.
Larry Bird: biografia
Larry Joe Bird è nato a West Baden Springs il 7 dicembre del 1956, ed è considerato uno dei più grandi campioni del basket. Tra i suoi record ce ne sono molti, e del resto la sua fama parla per lui, visto che è considerato uno dei più forti giocatori della NBA di sempre. Come sportivo ha militato innanzitutto nei Boston Celtics. La sua figura è per esempio spesso associata a quella di Magic Johnson per la qualità dei risultati raggiunti. Soprattutto, i due giocatori furono acerrimi rivali per tutti gli anni ’80. È celebre anche uno dei soprannomi di Bird; cioè The Legend. Altrettanto famosa è la vicenda che lo vide protagonista in passato di una dura battaglia legale contro l’NBA stessa. Quando la celebre associazione sportiva pensò di imporgli un tetto massimo di stipendio la legge fu cambiata pur di permettere l’inclusione del campione.
Gli inizi
Poco interessato alla carriera universitaria accademica, Bird si concentra fin da subito sulla militanza sportiva. Studiando presso la Indiana State University, Bird guida la squadra dei Sycamores della sua università. Con loro arriva fino alla finale del campionato NCAA del 1979 perdendo contro gli Spartans della Michigan State University guidati da Magic Johnson. Il successo con i Boston Celtics Con i Celtics vinse tre titoli NBA, negli anni 1981, 1984 e 1986. Bird annuncia il suo ritiro il 9 agosto 1992, dopo aver vinto l’oro olimpico a Barcellona 1992, diventando una delle stelle del Dream Team originale insieme ai campioni Michael Jordan e Magic Johnson. La causa principale fu la cattiva condizione della sua schiena. Il giorno del suo ritiro, l’amico-rivale Magic Johnson indossa sotto la casacca dei Lakers, una maglia dei Celtics in omaggio al suo grande rivale ed amico.
La seconda vita da allenatore
Comincia ad allenare gli Indiana Pacers all’inizio della stagione 1997-98, vincendo addirittura l'”NBA Coach of the Year Award”. Dal 2003 al 2012 tornò nuovamente a guidare gli Indiana Pacers come direttore sportivo della squadra. Il 27 giugno 2013, a un anno dal suo addio ai Pacers per problemi di salute viene nuovamente nominato direttore generale della squadra. E oggi il mondo dello sport e non solo lo festeggia ad alto volume.