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Inghilterra: bevande calde in “calo di zuccheri”

Bevande che andrebbero bevute senza zuccheri aggiunti
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Alimentazione priva di zuccheri, tema cruciale. Le bevande dolci, si sa, sono una vera goduria per il palato. Caffè speciali, cappuccini, frullati e frappè sono un trionfo di gusto, ma anche un trionfo di zuccheri. E questo è dannoso non soltanto per la linea ma anche, e soprattutto, per la salute. Non è un caso che sia sempre più facile trovare prodotti dietetici e a basso contenuto di zucchero. E non è un caso che sempre più spesso si scelga di bere tè e caffè senza zuccherarli. I produttori dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio ed è, forse, in quest’ottica che in Gran Bretagna, come spiega il Daily Mail, le più importanti catene di caffetterie hanno cominciato a ridurre drasticamente lo zucchero dalle bevande, anche da quelle deliziose del Natale.

In Gran Bretagna si dice “no” agli zuccheri

Dopo che sono state rese note le quantità di zucchero contenute nelle bevande di maggior consumo, la Sanità Pubblica inglese ha cominciato a stare con il fiato sul collo delle più rinomate caffetterie del Paese. Colossi come Starbucks, Costa e Caffè Nero, sono finiti nel mirino ed hanno, dunque, cominciato a prendere i dovuti provvedimenti. Bombe caloriche e zuccherine stanno cominciando a diventare più salutari. E persino le porzioni, talvolta, sono state ridotte. La strada è ancora lunga ma, finalmente, la campagna di sensibilizzazione nei confronti dell’eccessivo consumo di zuccheri sta dando i suoi frutti. Gli zuccheri delle bevande calde sono composti soltanto in piccola parte dal lattosio contenuto naturalmente nel latte. Il resto viene aggiunto per migliorare il gusto della bevanda. Lo scopo della campagna è quello di ridurre del 25% il contenuto di zucchero delle più popolari bevande calde entro il 2020.

Meno zucchero non vuol dire meno gusto

La più grande catena di caffetterie britannica, Costa, sembra aver preso molto sul serio l’allarme zuccheri. Specialmente dopo che si è scoperto che il caramel fudge hot chocolate conteneva l’equivalente di 27 cucchiaini di zucchero. Quest’anno, non a caso, la bevanda è stata rimpiazzata dal più salutare mint hot chocolate. Ed anche il cacao in polvere impiegato nei punti vendita è, ora un po’ meno dolce.

Anche Starbucks si sta impegnando sullo stesso fronte. Nella sua fudge hot chocolate, ad esempio, lo zucchero è stato ridotto del 19% passando da 48,5 grammi a 39,4 grammi. Anche il gingerbread milk ha subito un calo di zucchero pari al 4%, ed una leggera riduzione è stata prevista anche per il toffee nut latte. Il formato “venti” per le bevande calde dolci è stato eliminato, mentre è stato aggiunto quello piccolo. Anche Caffè Nero ci ha messo del suo. Il contenuto di zucchero nel suo latte delle feste senza panna è stato, infatti, ridotto da 30,4 grammi a 22,4 grammi. Il tutto senza bisogno di dire addio al sapore e alla bontà delle proprie bevande preferite.

Meno zuccheri per tutti

Quanto fatto per le bevande calde è soltanto un piccolo passo verso un mondo con meno zuccheri. L’obbiettivo della Sanità Pubblica britannica, infatti, è quello di ridurne il contenuto anche da altri alimenti di uso comune. Primi su tutti i cereali per la colazione, le torte, i prodotti di pasticceria ed i gelati.

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