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Capofamiglia, che stress per gli uomini

Secondo un recente studio americano, essere l’unica fonte di reddito della coppia incide sull’umore del padre-marito ma non su quello della donna

Capofamiglia
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Il concetto di capofamiglia è ormai superato. Un tempo, infatti, il fabbisogno familiare era quasi completamente nelle mani dell’uomo. Il suo lavoro rappresentava la principale, se non l’unica, fonte di guadagno. Oggi, in linea di massima, sia i mariti che le mogli lavorano e badano alla famiglia in egual misura.

Capofamiglia, che stress

Proprio così. Sono sempre più sporadici i casi in cui il reddito familiare dipende solo dall’uomo. Quando però ciò si verifica, c’è una domanda che bisognerebbe porsi: come viene vissuta tale situazione da entrambi i sessi?

In occasione della conferenza annuale American Sociological Association è stata presentata una ricerca interessante che ha come focus le differenze di genere.

A condurre lo studio la sociologa dell’Università del Connecticut Christin Munsch che ha monitorato le relazioni di coniugi sposati da almeno 15 anni con un reddito fisso. Cosa è emerso dall’indagine? Gli uomini che hanno maggiori responsabilità finanziarie nel matrimonio sarebbero molto più ansiosi rispetto a quelli che dividono le responsabilità economiche con la dolce metà.

Il nostro studio contribuisce a dimostrare come le aspettative di genere siano nocive anche per gli uomini” – ha rivelato la Munsch.

Gioco dei ruoli

Ebbene sì, il peso della responsabilità c’è e si fa sentire. L’uomo vorrebbe essere nella condizione di assecondare, sempre e comunque, ogni esigenza familiare. Secondo gli studiosi si sente in dovere di guadagnare sempre di più. Tutto ciò però genera preoccupazione e negatività.

A quanto pare lo stesso discorso non vale per le donne. Lavorare e mantenere la famiglia non fa che aumentare il loro benessere psicologico. E’ un’opportunità che prendono con il sorriso e orgoglio. Non si preoccupano, inoltre, di ciò che gli altri possano dire nel momento in cui dovessero perdere questa posizione di riferimento.

La nostra ricerca mostra che slegare l’idea di capofamiglia da quella di mascolinità ha benefici concreti sia per gli uomini che per le donne” – ha concluso l’autrice del lavoro.