Il viola dei Clinton fa discutre. Questo colore è tanto caro alla moda quanto odiato dal mondo del teatro perchè si dice porti sfortuna. E che dire della politica? A quanto pare è una delle tinte care a Hillary Clinton. A seguito della sconfitta alla presidenziali americane, in occasione del concession speech, la candidata democratica ha indossato un completo firmato Ralph Lauren.

Un pantalone grigio scuro vivacizzato da una giacca dai revers viola e una blusa coordinata. Ma non è la sola. Anche il marito, Bill Clinton, si è presentato sul palco dell’hotel New Yorker a Manhattan con una cravatta della stessa tonalità. Come spiegare questa scelta? A quanto pare i social, come spesso accade, hanno avanzato varie ipotesi.

Il viola dei Clinton

Il rosso è il colore del Partito Democratico mentre il blu quello del Partito Repubblicano. L’unione delle due tinte ha come risultato il viola. Come si interpretare tale scelta? Basta ascoltare il discorso pronunciato dalla Clinton per leggere tra le sue parole un augurio agli Stati Uniti dopo l’elezione di Trump: “La nostra campagna non è stata per una persona o per un’elezione precisa, è stata per il Paese che tutti amiamo e per un’America che sia piena di speranza, inclusiva e con un grande cuore”.

Hillary, potere alle donne

Il viola però è anche il colore della bandiera delle Suffragette. Per tutta la campagna presidenziale, infatti, Hillary ha mostrato il suo supporto alle donne. Anche durante il “concession speech” i suoi pensieri sono andati a loro: “A tutte le donne, che hanno avuto fede in me e in questa campagna, voglio che sappiate come nulla mi ha resa più orgogliosa di essere stata la vostra rappresentante. Anche se non abbiamo ancora sfondato il più alto e il più duro soffitto di cristallo, so che un giorno qualcuna lo farà, e spero sarà più presto di quanto si creda”.

Icona della comunità LGBT

Non solo le donne hanno ricevuto le sue attenzioni. Anche la comunità LGBT è entrata negli interessi della Clinton. Come si spiega in questo caso il viola? E’ un simbolo che ha caratterizzato il movimento Gay & Lesbian Alliance Against Defamation (GLAAD), un’organizzazione no-profit che lotta contro l’omofobia e la discriminazione basata sull’identità del genere e l’orientamento sessuale.