Un errore piuttosto comune, oggi diffuso più fra le donne, è quello di voler cambiare il partner. Spesso questo atteggiamento risulta sbagliato. E secondo lo psichiatra, psicoterapeuta e scrittore Raffaele Morelli, è addirittura un’illusione.
I primi passi per capire se è utile voler cambiare il partner
Se siete stati innamorati e ora non lo siete più, è inutile insistere con i tentativi di cambiamento. Non solo non funzionano, ma possono anche compromettere un eventuale rapporto civile. La relazione è soddisfacente solo se due persone si accettano per quello che sono. Pertanto bisognerebbe imparare a rispettare gli spazi altrui, ma soprattutto a non rendere la voglia di cambiare il partner una missione. Soprattutto, l’atteggiamento da evitare è comportarsi con il compagno come una mamma con il proprio figlio. Dunque non dire al partner cosa pensare, chi frequentare, come vestirsi o pettinarsi, che tipo di lavoro cercare. Il risultato potrebbe essere solo la chiusura totale.
I problemi più frequenti dell’atteggiamento femminile
La maggior parte delle donne scorda di possedere un grande potere: quello di essere la vera forza nella coppia. Purtroppo una visione caricaturale dell’uguaglianza dei diritti ha spinto molte donne a volersi trasformare in brutte copie degli uomini. In nome di questa “illusione” hanno sacrificato la loro sensibilità, femminilità a favore di un atteggiamento forte, deciso, cinico e distaccato. Non ispirano più l’uomo, ma vogliono mettersi in competizione con lui. La coppia non è più basata sul gioco sottile della seduzione, della magica intesa data dalla differenza. Spesso è terreno di lotta, dove non esistono più ruoli distinti, ma regna l’omologazione che livella anche l’energia sessuale.
Rimettere Eros e mistero al centro della coppia
Una coppia vive di mistero, di attrazione. Come si può essere attratti da una persona che ci vuole cambiare? O addirittura che ci critica e non ci stima? Il ruolo della donna nella coppia dovrebbe ispirare tre comportamenti fondamentali: il corteggiamento, la complicità e persino l’esclusività. Le tentazioni abbondano per chiunque, ma se si è “muse” nulla potrà essere paragonabile o sostituibile. Questi sono gli ingredienti del ruolo della donna per ottenere una vita di coppia davvero appagante.
Il cambiamento in psicoterapia
“Un carattere non si cambia”. Questo il risultato di numerosi studi, e non solo riguardo una coppia. E´ più semplice e produttivo modificare i propri atteggiamenti invece che intestardirsi a voler cambiare il partner. Il tema del cambiamento in psicologia riveste un’importanza particolare. Come ogni relazione per noi importante con persone significative e come ogni evento della nostra vita in grado di porci davanti a scelte difficili e personali, anche la psicologia cambia le persone, aiutandole a maturare e crescere. L’obbiettivo primario di ogni psicoterapia, in effetti, è proprio quello di portare l’individuo a migliorare il proprio quadro sintomatico. Tuttavia non è un processo forzato o manipolatorio, in quanto parte dal libero desiderio del soggetto di andare a capire qualcosa di se stesso.
Primo obiettivo: cambiare sé stessi
La psicoterapia (in particolare quella psicoanalitica) cerca di far vedere al soggetto il proprio fantasma, la cui consapevolezza può portare una ristrutturazione della propria struttura di personalità. Se usciamo da una logica clinico analitica e ci avviciniamo a quelli che sono i bisogni della maggior parte delle persone, occorre soffermarsi su una capacità che tutti possono imparare ad utilizzare: considerarsi come causa dei comportamenti altrui e non semplicemente vittime. Non si può, in effetti, far cambiare una persona semplicemente dicendole di farlo: è l’esperienza comune ad insegnarci che questa strategia non funziona. Il cambiamento, infatti, non è generalmente dovuto a un’azione diretta delle persone, ma avviene come retroazione a un determinato comportamento. Inoltre, qualora manchi la motivazione a cambiarsi, difficilmente ci saranno le modifiche aspettate che si manterranno nel tempo.
Dare fiducia
Dare fiducia è possibile se si valorizza quel che viene fatto senza troppe critiche. Perché l’altro non è bravo o rapido come ci aspettiamo da noi stessi. Chiedere aiuto anziché pretenderlo ben dispone, e ringraziare è importante. Spesso nelle coppie arriva la crisi perchè i ruoli si irrigidiscono, si mettono nell’altro le nostre caratteristiche negative. “Lui è il fannullone, questo permette a me di fare quella attiva, se non ci fosse lui sarei io la disordinata”. “Se lei cambia, cede un po’ di potere sul suo territorio, anche io posso esprimere le mie capacità”. Sono solo rimproveri agli altri sui difetti che cerchiamo di combattere noi stessi. Insomma il primo passo da compiere non è voler cambiare l’altro. Perché cambiare gli altri è molto più difficile che cambiare se stessi.