Cucina francese: alcuni potrebbero faticare a crederlo ma, analizzando le nuove tendenze culinarie, sembrerebbe che stia perdendo popolarità. Quella che a lungo ha rappresentato il modello per eccellenza della raffinatezza gastronomica oggi pare aver perso il suo appeal al palato dei consumatori moderni. Basta analizzare l’ultima classifica annuale dei 50 migliori ristoranti del mondo per rendersene conto. Nella graduatoria dei primi 10 figura, infatti, un solo ristorante francese che, per giunta, propone piatti di cucina molecolare. Niente a che vedere, insomma, con le raffinate prelibatezze della storica tradizione francese. Comprendere il motivo che si cela dietro l’oblio di quello che per secoli ha rappresentato l’emblema dell’eleganza culinaria non è semplice. Sembrerebbe riduttivo affermare che la ricercatezza dei piatti e degli ambienti dei ristoranti francesi non “tirano” più. Le mode hanno certamente il loro peso ma forse c’è anche dell’altro.
Secoli di storia per la cucina francese, sì ma non basta
L’ascesa della cucina francese affonda le proprie radici nel XVIII secolo. I suoi piatti semplici e dal sapore delicato rappresentavano il punto di rottura dai retaggi medievali legati all’uso smodato delle spezie. Il gusto morbido del burro e delle erbe cominciò finalmente ad ingentilire i sapori delle ricette alle quali conferiva finezza ed eleganza. Non ci volle molto perchè anche oltreoceano cominciassero ad aprire i primi ristoranti francesi. E non ci volle molto perchè diventassero i più esclusivi e ricercati di Manhattan.
Con il tempo e l’affermazione di alcune rigorose personalità di spicco, i piatti semplici ma raffinati cominciarono a cambiare. Al loro posto trovarono spazio nei menù portate sempre più pretenziose ed elaborate. Ricette che spesso si distinguevano più per gli ingredienti preziosi che per la reale creatività o difficoltà realizzativa. Il fascino “borghese” della cucina francese lasciò il posto allo “snobbismo”, alla forma, al rigore e, in un certo senso, alla discriminazione sociale. E proprio questa potrebbe essere, secondo Business Insider UK, una possibile chiave di lettura dell’attuale declino della tradizione francese.
Nuove influenze e “vecchie” conoscenze
I palati del XXI secolo sono cambiati, così come il loro approccio al cibo. La “nuova” cucina oggi “parla” sempre più spesso asiatico, ma anche spagnolo, portoghese ed italiano. E soprattutto promuove la riscoperta e la ricerca dei sapori del territorio e dei prodotti a chilometro zero. L’innovazione e la globalizzazione, dunque, ma anche il ritorno alle origini sembrerebbero aver fatto una vittima particolarmente illustre.
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