COSA INTENDIAMO PER AFRICAN STYLE
Sfumature del marrone e del beige. Legno scuro e pelli di animali. Ovvero, nella versione più elegante, il classico stile coloniale. Mentre in quella più “selvaggia” la fanno da padrone i colori vivaci e si strizza l’occhio al tribale. E’ questo che molti intendono per African style, uno stile sempre uguale a se stesso che dunque, negli anni, non sarebbe mai mutato in maniera significativa.
IL DESIGN IN AFRICA E LA SCENA ARTISTICA
Una simile interpretazione è però molto semplificante e oseremo dire addirittura fuorviante rispetto a quella che è invece l’attuale scena della moda e del design in Africa. Si assiste infatti ad una vera e propria esplosione creativa. Un incredibile sviluppo dei talenti locali molto diversi tra loro che guardano oltre la propria terra e puntano a conquistare anche le case di noi occidentali. Grazie ad uno stile unico e affascinante, carico di energia.
Un esempio di successo è Thandi Mbali Renaldi, che nella primavera di quest’anno ha lanciato la sua boutique online, Kudu casa, nel Regno Unito. Nato dal desiderio di far scoprire al pubblico europeo la bellezza dei prodotti africani, Kudu è già una realtà imprenditoriale di successo. Grazie anche alle materie prime con cui vengono realizzati alcuni prodotti.
Pochi sanno, ad esempio, che il Sud Africa è leader mondiale nella produzione di mohair, uno dei tipi di lana più ambite al mondo. Molto usata nell’industria della moda ma anche nei complementi d’arredo per la casa, per la produzione di tessili di alto livello qualitativo.
Eccentriche ed affascinanti anche le ceramiche Xoologee o la tradizionali ceste e ciotole di Gone Rural. Brand che opera con più di 53 comunità nelle zone più remote dello Swaziland per promuovere l’autonomia delle donne attraverso lo sviluppo delle proprie competenze e dunque del proprio lavoro. Interessanti ed originali anche le ciotole decorative di Zenzulu. Fatte con fili del telefono riciclati utilizzando la stessa tecnica di tessitura delle tradizionali ceste zulu.
100% DESIGN SUD AFRICA
“C’è ancora un enorme equivoco su ciò che è realmente l’arte e il design africano” lamenta Cathy O’Cleary, direttore del programma di 100% Design Sud Africa. Primo progetto internazionale del paese, vetrina per i principali talenti del design del Sud Africa.
African style non equivale infatti a vibranti fantasie e stampe batik, comunemente associate al caldo continente (in verità questo stile è peraltro nato in Indonesia e introdotti in Africa dagli olandesi). “La nostra industria tessile ha molto più da offrire che i luoghi comuni. E ci sono alcune sorprendenti giovani designer che lavorano con stampe digitali“.
Banke Kuku è, ad esempio, uno di questi talenti emergenti. Il designer tessile crea tessuti stampati digitali in velluto, pelle scamosciata e seta ispirata dal suo paese natale, la Nigeria. Uno dei suoi ultimi tessuti stampati era un’interpretazione delle fuoriuscite di petrolio nella regione del Delta del Niger. Un altro è stato ispirato dal lepidottero africano e un altro ancora voleva rappresentare l’Africa moderna.
Halsted è invece uno dei brand più affermati. Tanto che i suoi tessuti vivaci sono stati utilizzati sui divani del Ham Yard Hotel a Soho (Londra). E, all’inizio di quest’anno, ha collaborato con Hermès per creare una collezione di sciarpe.
Ci sono poi giovani designer che stanno adottando un approccio più orientato a livello internazionale già in fase di progettazione. Come ad esempio Dokter e Misses (dokterandmisses.com), i cui mobili e prodotti sono caratterizzati da linee pulite e un’estetica industriale.
AFRICAN STYLE: LO STILE DEL FUTURO?
Insomma, il continente africano si rivela sempre più un interessante fucina di idee e di innovazione in fatto di stile e design. Arredi e complementi ideali anche per gli amanti dello stile eclettico, che potranno scegliere fra pezzi unici da inserire nella propria casa. Per rinnovare una stanza o un ambiente.
Fonte: telegraph.co.uk