Golf per tutti, a tutte le età. I giocatori di golf possono vivere un po’ più sereni. Il loro hobby preferito infatti avrebbe un vero e proprio effetto salvavita sul fisico. Sembrerebbe infatti che dire golf sia uguale a dire antidoto contro malattie cardiovascolari, malattie alle arterie e ai polmoni. Questo è quanto scoperto oggi dalla ricerca scientifica. Che è orgogliosa di dire al mondo, che lo sport sul tappeto verde fa bene alla salute delle persone. Soprattutto giocare a golf può aggiungere anni di vita e prevenire malattie serie e demenza.
Lo studio
Lo riporta il The Daily Mail. Ai suoi detrattori, il golf può sembrare una pratica troppo tranquilla. Soprattutto per chi cerca abitudini sportive più adrenaliniche. Eppure lo studio si è concentrato sul prendere in esame i benefici del gioco sull’organismo. Scoprendo impatti significati su mente e corpo e nelle persone di tutte le età e di differenti background. Gli scienziati hanno analizzato 5.000 studi sul tema. Cercando di associare la pratica del golf a maggiori e registrati livelli di benessere. La loro ricerca, pubblicata su The British Journal of Sports Medicine, ha concluso che giocare a golf può migliorare la salute del cuore, delle arterie e dei polmoni. Oltre che avere un effetto positivo sul metabolismo.
Golf, gli effetti sul metabolismo
Infatti, se guardiamo al consumo di calorie complessivo e al tipo di muscolatura coinvolta, scopriamo molte cose. Per esempio che considerando un giro di golf per circa quattro ore, percorrendo 18 buche, per un totale di circa sedici chilometri, il dispendio calorico si aggira tra le 1200 e le 2300 calorie. Per quanto riguarda invece il coinvolgimento dei gruppi muscolari, durante lo swing è possibile distinguere tre zone del corpo impegnate nel movimento di torsione. Muscoli alti e bassi della schiena; quelli dei fianchi; quelli del bacino e quelli dell’addome, con gli obliqui, il traverso e gli addominali. La seconda area è composta dai glutei e dai muscoli che si trovano nella zona posteriore della coscia. La terza area è quella invece dedicata alla flessibilità, che coinvolge la capacità del corpo di flettersi a lungo e sotto sforzo. Un lavoro insomma completo per tutto il corpo. Urrà.