Lasciate perdere fiori e galanteria: sei sexy se guadagni almeno 4000 euro al mese. È il risultato di un sondaggio condotto da RetailMeNot (www.retailmenot.com), il marketplace di offerte digitali più grande al mondo (in Italia da febbraio 2016). Secondo le interviste effettuate, il fascino degli uomini è in relazione al loro stipendio mensile.
Il sondaggio: più guadagni più sei intelligente?
Portare la pagnotta a casa è un obbligo. Ma deve avere un suo prezzo: almeno 3500 £, come pubblicato sul The Sun. È sorprendente: delle 1.280 persone intervistate, un massiccio 20% trova un conto in banca adeguato assolutamente più interessante di un grande cervello. Non è dunque solo un modo di dire: il denaro supera l’intelligenza. O almeno “più guadagni, più sei intelligente”. Non importa se tra i disoccupati ci sia il nuovo Einstein. In tempi di crisi, il conto in banca non deve essere in rosso.
A pensarla così non solo le donne. Anche per gli uomini intervistati il quoziente intellettivo è subordinato alla busta paga. Quelle ore trascorse affinando i muscoli in palestra sono tempo sprecato. Per il 42% delle donne, sentirsi “economicamente tranquille” è di gran lunga più importante che avere un bel ragazzo.
In Italia le donne guadagnano meno degli uomini
L’indagine ha anche indicato un altro dato interessante. Poco più della metà delle donne vogliono che il loro compagno guadagni più di loro. E il 17% degli uomini la pensa allo stesso modo. In un mondo in cui le donne guadagnano meno degli uomini, forse c’è ancora speranza perché le storie funzionino… almeno in Italia, le donne guadagnano oltre il 16% in meno degli uomini.
In 70 minuti guadagnano quanto gli uomini in 60; mettono in tasca 80 centesimi ogni 100 dei colleghi maschi. E devono lavorare due mesi in più all’anno per avere una busta paga di ugual peso. E’ vero che il divario salariale tende lentamente a ridursi, ma il gentil sesso continua a guadagnare in media il 16,5% in meno rispetto agli uomini. Una retribuzione inferiore comporta una pensione più bassa. E, secondo calcoli Ue, il 22% delle donne di 65 anni e oltre sono a rischio povertà, contro il 16% degli uomini. Dalle nostre parti possiamo ancora stare tranquille: l’uomo ha la busta paga più alta.