Una passione che avvicina gli sportivi agli uccelli, o alla caratteristica che più invidiamo loro: il volo. E’ il parapendio, una disciplina sportiva che con l’ausilio di una vela, di freni aereodinamici e di quello che gli esperti definiscono come una sorta di acceleratore, entusiasma i suoi adepti. In effetti la possibilità di volare sopra la natura non è una cosa da poco. Eppure bisogna essere esperti per evitare di farsi male e sfruttare invece il vento in maniera propulsiva.
La preparazione
E in questo senso è fondamentale prepararsi ad hoc prima di effettuare un lancio. Per volare con il parapendio è necessario frequentare un corso presso una scuola certificata dalla Ae.C.I ed aver conseguito il relativo attestato di volo. Importante anche nel menu del volo è l’attenta valutazione delle condizioni aerologiche (direzione del vento, turbolenza, evoluzione della meteo). Per quel che riguarda la durata media di un volo, esso può durare anche qualche ora complessiva. Anche se di solito per i voli in coppia con istruttore non vengono superati circa i venti minuti. La storia del parapendio, nasce nel 1965 e prosegue fino al 1968. In quegli anni Dave Barish e Domina Jalbert in due parti diverse del mondo creano il prototipo di quello che sarebbe diventato il moderno parapendio. E se, senza addentrarsi nella notte dei tempi, la passione della vela dei cieli vi ha da sempre incuriositi, ecco qualche ulteriore informazione utile.
Età
Non vi sono limitazioni particolari; mentre viene richiesto uno buono stato di salute.
Attrezzatura
Scarpe robuste da trekking e almeno una giacchetta anti-vento anche d’estate. Consigliati i guanti e occhiali da sole.
Record del parapendio
Sulla distanza, l’attuale record mondiale in parapendio si aggira sui 420 km, in Italia la distanza massima coperta in volo è superiore ai 200 km. Il volo medio, del pilota medio, può ormai arrivare facilmente ai 40/50 km.