Uno studio che indaga cosa avviene all’interno delle coppie omosessuali. Che sembrerebbe profumare un po’ di cliché ma che in realtà punta a sdoganarli. Secondo un nuovo studio sulle coppie dello stesso sesso i ruoli casalinghi e le responsabilità quotidiane non andrebbero a braccetto con la prevalenza di mascolinità o femminilità. Nelle coppie gay quanto in quelle lesbo.
C’è un legame tra mascolinità fisica e ruoli per le faccende di casa? I risultati di alcune ricerche…
La ricerca suggerisce che questi legami hanno rapporti più equi rispetto alle loro controparti eterosessuali. E tendono a condividere più responsabilità per quanto riguarda la custodia dei bambini. Secondo uno studio del 2015 c’erano due compiti ben specifici per cui le coppie dello stesso sesso erano più propense a venirsi incontro rispetto a quelle etero. Parliamo della biancheria (44% contro 31%) e della riparazione della casa ( 33% contro 15%).
Ulteriori ricerche, inoltre, hanno evidenziato come sia raro imbattersi in relazioni in cui le parti siano così nette e prefissate. Come se si seguisse chissà quale schema sociale, culturale o mentale. Invece no. Alcuni autori si sono interrogati sul modo in cui le famiglie omosessuali gestiscono il denaro, si suddividono il “potere”, la responsabilità nelle decisioni, i lavori domestici. E hanno scoperto come le crisi nascano proprio dalla forza di questi ruoli.
Quindi in alcune coppie gay entrambi i partner possono occuparsi degli stessi compiti in modo paritario. In altre, invece, vi è una suddivisione concordata. Ma non per maggiore o minore “mascolinità”. La verità è soltanto una: non esistono veri e propri pattern relazionali. Ed è quindi meglio evitare aspettative e posizioni nette, perché provocherebbero solo disagi e incomprensioni.