Un’altra brutta pagina di televisione italiana. Segnale lampante che l’omofobia in Italia non sarà mai un reato. Durante la diretta di ieri della seconda puntata del Grande Fratello Vip si è discusso, come già ci si immaginava, della battuta infelice di Clemente Russo nei confronti di Bosco Cobos di qualche giorno fa.
Il pugile campano aveva chiesto al concorrente spagnolo se avesse potuto chiamarlo “friarello”, che in dialetto napoletano ha l’accezione negativa di omosessuale. “Ricchioncello”, insomma, come spiegherà lui stesso, alle sue spalle, a due divertiti Costantino Vitagliano e Valeria Marini. Facendolo passare, agli occhi di Bosco, come modo di dire a lui dedicato, spacciandolo come cosa simpatica e affettuosa.
Tant’é che ieri, in diretta, sono arrivate le scuse di Clemente Russo nei confronti di Bosco. Il giovane spagnolo, che ha raccontato di quanto in passato ha sofferto per questi epiteti di pessimo gusto e di infima simpatia, non si è però dichiarato offeso per il termine: “Il modo di farlo mi ha ricordato quando me lo facevano a scuola, voi lì a ridacchiare tu con Costantino”. Clemente Russo si è scusato, spiegando che il termine “lo si usa per una persona gentile, frizzantina, allegra, delicata. Non volevo essere offensivo”. Giustificazione a cui ha subito risposto Alfonso Signorini: “A casa mia ‘ricchiuncello’ è un’offesa”.
Il pugile ha spiegato che lui ha tanti amici omosessuali, ma dai?, e non aveva intenzione di offendere nessuno. “Sono pronto a chiedere scusa subito a Bosco perché io gli voglio bene. E chiedo scusa al mondo gay se vi siete offesi”. E’ già scandaloso che una bestemmia venga punita con la squalifica, mentre un attacco verbale omofobo, reiterato nei giorni, venga risolto in un paio di minuti. A tarallucci e vino, insomma.
Ad Alfonso Signorini: “Oh bucchin di Signorini mi vuole mettere contro la colonia gay”.
Per poi ricascarci, dopo poche ore dalla tirata di orecchie. Al termine della puntata il pugile ha chiamato Alfonso Signorini “bucchin”, per lui anche questo termine simpatico. Ipse dixit: “Oh bucchin di Signorini mi vuole mettere contro la colonia gay”. E se la produzione lascia impunita la volgarità di quest'”uomo”, forse il pubblico qualcosa può fare. Clemente, infatti, è al televoto. Altro da aggiungere?