Ottobre è il mese migliore per dedicarsi alla castagna. Tutti pronti per gite nei boschi e preparazioni a base di questo frutto. Un frutto coltivato in tutto il territorio italiano. Se siete dei veri appassionati di caldarroste, castagnacci, bruciati e altre ricette, potete anche organizzare un fine settimana di raccolta nelle zone che hanno ottenuto il riconoscimento IGP o DOP a livello europeo.
In tutti questi territori la castagna è tradizione, gastronomia, paesaggio, ma anche risorsa economica. Contattando le organizzazioni turistiche locali è possibile sapere quando, come e dove è possibile andare a raccoglierne nei boschi.
Marrone del Mugello e Marron buono di Marradi
Si trova in tutta l’area del Mugello, in Toscana nella provincia di Firenze. Croccante, dolce, dalla polpa bianca, è perfetto per caldarroste, marron glacé e per la tipica torta di marroni di Marradi. Qui ogni fine settimana di ottobre si tiene l’annuale fiera del marrone. Per informazioni sulle zone di raccolta potete rivolgervi all’Associazione Marrone del Mugello IGP. Oppure contattare le aziende agricole aderenti all’Associazione Strada del Marrone del Mugello di Marradi.
Castagna di Cuneo
La trovate tra i monti e le valli del Piemonte, nella provincia di Cuneo, tra il Po e il Tanaro. Qui viene raccolta ed essiccata all’interno di strutture in muratura chiamate secou, che sfruttano l’azione del fuoco. Dal 16 al 18 ottobre si svolge la Fiera nazionale del Marrone. Mentre sul sito della Coldiretti di Cuneo trovate l’elenco delle aziende agricole con vendita diretta.
Castagna del Monte Amiata
Andate sulle pendici occidentali del monte Amiata, tra le province toscane di Grosseto e Siena, e troverete tre tipologie di castagne coltivate fin dall’antichità: il marrone, la bastarda rossa e il cecio. Qui le castagne di grosse dimensioni vengono raccolte fin da settembre, poi immerse in acqua e asciugate al sole o in celle ventilate prima di essere preparate con l’arrostitura che ne esalta la dolcezza, oppure utilizzate per il castagnaccio o la polenta di castagne. Per sagre, feste e raccolta potete rivolgervi all’Associazione per la valorizzazione della Castagna del Monte Amiata.
Castagna di Montella
La prima castagna DOC, fin dal 1987, e tra le più pregiate d’Italia: medio-piccola, dolce, si raccoglie in Campania, nella zona di Montella, nell’appennino avellinese. Per fiere ed eventi rivolgetevi alla Cooperativa Castagne di Montella.
Castagna di Vallerano
I castagneti di Vallerano, in provincia di Viterbo nel Lazio, hanno una tradizione secolare, così come le grotte di tufo in cui da sempre si conservano le castagne per l’essiccazione. La castagna di Vallerano è ideale per il consumo immediato, arrostita, bollita o come ingrediente per primi e secondi piatti; per informazioni sulla raccolta, e su sagre, eventi e degustazioni potete contattare l’Associazione Amici della Castagna di Vallerano.
Marrone della Val di Susa
Ben cinque tipologie di marroni coltivati da millenni in quest’area del Piemonte: il marrone di San Giorio di Susa, il marrone di Meana di Susa, il marrone di Sant’Antonino di Susa, il marrone di Bruzolo e il marrone di Villar Focchiardo, tutti medio grandi, croccanti, dolci e ricchi di sapore e profumo. Per informazioni sulla raccolta e gli appuntamenti enogastronomici potete rivolgervi alla Comunità Montana Val di Susa e Val Sangone.
Marrone di Roccadaspide
Due varietà, Abate e Nzerza, coltivate in Campania in diversi comuni del Cilento, in provincia di Salerno, nei castagneti dei Monti Alburni e nella valle del Calore, dove si possono degustare conserve di castagne sciroppate, cioccolatini e altri dolci tradizionali. Per informazioni ci si può rivolgere alla Cooperativa Agricola locale.
Inoltre: qui trovate i consigli per raccogliere le più belle e conservarle, qui le proprietà benefiche (e qualche controindicazione al consumo delle castagne), e qui – nel caso – cosa fare quando si incontra un cinghiale nel bosco.