Che sia amore o abitudine, è qualcosa che li tiene legati. Spesso si ritiene che molte coppie vadano avanti senza sapere il perché. Ma un perché c’è sempre. Vi sono aspetti che si celano fra le pieghe della routine quotidiana. E che nascondono una realtà molto triste. Quando il rapporto non è più amore ma solo un insieme di abitudini quotidiane. Elementi “meccanici” che non conoscono il trasporto sentimentale.
La trappola dell’abitudine è un rischio che purtroppo può intaccare molte storie, soprattutto quelle durature. Il segreto sta nel riconoscere la propria individualità e saper apprezzare il tempo stando “con se stessi”. La dipendenza affettiva è quel particolare stato mentale in cui una persona tende quasi ad identificarsi con l’altra. Imposta tutta la sua vita, le sue azioni, le sue scelte verso l’altro, come se ormai non avesse più un suo individuale spazio vitale. E non riuscisse più a tracciare il confine fra “la mia persona” e “la sua persona”.
I campanelli d’allarme
Paura soffocante della solitudine? Basare la propria storia d’amore sulla dipendenza affettiva è un vero e proprio ostacolo che prima o poi porterà a non pochi problemi. E’ vero che ci si deve sentire un tutt’uno con il partner ma nel senso che si deve essere alleati e complici l’uno dell’altro. I campanelli d’allarme sono da ritrovare nelle decisioni. La domanda è: la maggior parte delle volte le decisioni da prendere sono le mie? O per “quieto vivere” faccio decidere il partner?
Come ritrovare la “mia persona”
Se la chiave giusta è quella del dialogo, c’è anche un’altra arma più pratica da utilizzare: restare da soli e viversi il proprio tempo. Ciò non significa lasciare il partner. Ritagliatevi vostri spazi personali, da soli. Che sia una passeggiata al parco o in casa, o anche fare shopping. E’ salutare stare con se stessi, perché potrebbe essere la compagnia fondamentale per tessere rapporti con gli altri. In modo sano e costruttivo. Tenete sempre a mente che è comunque importante per l’uomo la condivisione con i “suoi simili”. Ma non dimenticate mai il pensiero: non c’è persona al mondo che ti amerà più di quanto tu non ami te stesso.
Le abitudini da evitare
Secondo Maggie Arana e Julien Davis, autrici di “Stop calling him Honey and Start having sex”, tra i campanelli d’allarme c’è sicuramente il fatto che dall’esterno vi considerino una coppia fastidiosa. Tra le abitudini da evitare, secondo le scrittrici, quella dell’ossessione per i figli. Parlare sempre dei pargoli e vivere secondo le loro esigenze è anti produttivo. In una coppia soddisfatta i partner sono anche amanti, compagni, amici. Ricordate che oltre a essere genitori, siete innanzitutto donne e uomini.