Dal sesso virtuale ad un concreto bacio al sapor di metallo. Il futuro sarà così, secondo Laura Berman, docente di psichiatria dell’Università di Chicago. Amando un robot. Gli sviluppi della robotica porteranno alla creazione di automi, quale supporto ideale nella vita di coppia. Saranno questi a svolgere lo stesso compito delle mogli e dei mariti di oggi. Privandoci di litigi, incomprensioni e minacce di andar via di casa.
La positività del robot amante non sarà da attribuire solo alla sua capacità di comprensione, ma anche alla sua bravura a letto. Permetterà di dimenticare il significato del contatto tra due esseri umani fatti non solo di razionalità ma anche di carne. Il “Futuro del sesso”, secondo la descrizione di Berman, proporrà un incontro carico di emozioni transgender nel senso più ampio del termine. Si perverrà ad un’accozzaglia di orientamenti, insieme alle viti e ai bulloni.
La positività del robot amante non sarà da attribuire solo alla sua capacità di comprensione, ma anche alla sua bravura a letto.
Così l’esperienza robotica, tra una quindicina di anni, si unirà a quella della realtà virtuale. Ma non si ridurrà solo ad uno struscio tra una persona e un automa. I partecipanti, infatti, si caleranno in un contesto talmente reale che sembrerà vero. Per di più, non solo saranno scongiurate le malattie infettive, ancora oggi, facili da contrarre in seguito ad un rapporto non protetto, ma si potranno prevenire eventuali gravidanze non desiderate.
Oggi all’interno delle produzioni dell’industria culturale mondiale si verifica un fiorire di amanti virtuali. Il successo eclatante del film “Her” ne è l’ultimo esempio. Qui il protagonista sarà talmente attratto da un sistema operativo, che firmerà le carte per divorziare dalla moglie. Ma alla fine questa esperienza si rivelerà molto importante per la sua crescita, tanto da riscoprire il vero senso della vita e il rapporto tra gli uomini.