Uno studio inquietante, risultato degli studi di un team di ricercatori della University of Helsinki, dimostra come le donne fumatrici hanno un rischio maggiore di morire a causa di un ictus. Soprattutto quando si svolge attività fisica o sessuale. Le probabilità che queste vadano incontro ad una emorragia cerebrale potenzialmente mortale è nove volte più alta di chi non fuma.
Le donne che fumano dalle 20 alle 30 sigarette al giorno è a rischio ictus 9 volte più alto rispetto a chi non lo fa. Il pericolo per gli uomini, invece, è molto più basso…
I rischi sono più alti, ovviamente, per chi fuma dalle 20 alle 30 sigarette al giorno. Ma anche chi ne fuma solo una o due è altamente in pericolo. Le possibilità di essere colpiti è più alta di tre volte. Rischi inferiori, invece, per gli uomini ma sono comunque moltiplicate per tre rispetto a chi non ha questo vizio mortale. Basti pensare che in Italia sono 200mila i casi di ictus ogni anno, nell’80% dei casi prevenibili. L’ipertensione arteriosa è una delle principali cause dell’ictus, e questa può aumentare durante l’esercizio fisico o il sesso.
Entriamo nello specifico. Secondo gli esperti dell’Università di Helsinki, che hanno studiato 65mila adulti finlandesi per 21 anni, le fumatrici leggere, cioè quelle che fanno un uso massimo di 10 sigarette al giorno, ha un pericolo triplicato, mentre per gli uomini si raddoppia. I soggetti femminili che invece arrivavano alle 20 al giorno avevano un rischio quattro volte più alto. E se si aggiungono anche soltanto 10 sigarette, arrivando a 30, la percentuale di ictus aumenta di 8,35 volte.
I ricercatori hanno tuttavia notato una significativa riduzione del rischio di emorragia subaracnoidea tra chi aveva smesso di fumare. Nonostante ciò, gli autori dello studio sottolineano che non esiste un livello sicuro del fumare. Per cui raccomandano di starne alla larga o di smettere il prima possibile. Indipendentemente dal numero.
