Fino a qualche anno fa il termine ‘idroponica‘ riferito all’agricoltura era conosciuto solo da pochi addetti ai lavori. Oggi è un vero e proprio boom. Specialmente nei paesi del nord e nelle grandi città. Perché? Perché l’agricoltura idroponica prevede la possibilità di coltivare senza terra, a casa, e in poco spazio. Un tempo richiedeva conoscenze tecniche, oggi quasi zero. Se vi interessa coltivare in casa basilico, lattuga, salvia e coriandolo con poco sforzo (e senza seguire la stagionalità), continuate la lettura.
Come funziona la coltivazione idroponica
Coltivare senza terra sembra un ossimoro. E invece è più che possibile. Le piante nell’idroponica sviluppano le radici in acqua. O, per meglio dire, in una soluzione composta da acqua e fertilizzanti. In pratica le piante poggiano su un supporto, mentre le loro radici si allungano dentro una vasca riempita con l’acqua nutriente. Questo tipo di coltivazione ha numerosi vantaggi. Innanzitutto, permette di coltivare anche se non si dispone di un giardino. Inoltre, le piante crescono meglio e più velocemente che nel terriccio, perché tutta l’energia che hanno viene impiegata nello svilupparsi e dare frutti (quando sono piantate nella terra, le radici utilizzano molta energia per andare alla ricerca dei nutrienti). Inoltre le piante non rischiano di ammalarsi per attacchi batterici o di funghi che provengono dal suolo. Non vi sono insetti a proliferare e nemmeno erbacce da strappare.
Perché del boom
Insomma, coltivare senza terra ha molti vantaggi, ma fino a qualche anno fa occorreva essere dei piccoli botanici e ingegneri per costruire un sistema idroponico. Oggi invece, prolifera il commercio di kit casalinghi per la coltivazione idroponica, semplicissimi da installare e utilizzare. Con tanto di nozioni su come dare nutrimento alle piante, per assicurarsi che il liquido in cui le radici si sviluppano abbia le sostanze necessarie. Per la maggior parte si tratta di oggetti di piccola o media dimensione, composti da una vasca, un supporto per le piantine, una serie di luci LED a fare da copertura. Seguendo le istruzioni, si inseriscono i semi (solitamente avvolti in lana di vetro) negli spazi appositi. Si mette l’acqua nella vasca, la si arricchisce di fertilizzante. Si accendono le luci, e via, la coltivazione comincia. La maggior parte di questi kit sono smart, cioè in grado di avvisare quando l’acqua si sta esaurendo, e dotati di un timer interno che fa accendere e spegnere i LED in base alle esigenze delle piante.
Funziona davvero?
Sì, i kit per la coltivazione idroponica domestica funzionano davvero. Ce ne sono di grandi, piccoli, molti di design. Occorre prestare attenzione all’avvio, ed essere sicuri di mettervi piante che hanno più o meno le stesse tempistiche di ciclo vitale. Ogni tanto dovrete aggiungere dell’acqua. Ma in linea di massima il vostro impegno sarà irrisorio. E in due o tre settimane avrete già dei risultati soddisfacenti. Potete coltivare piante aromatiche e verdure a foglia principalmente, ma anche fiori. E lo potrete fare anche fuori stagione, visto che i LED garantiranno luce e casa vostra il calore necessario alle piante.