L’acqua è una necessità umana. Si può bere tranquillamente dal rubinetto nel Regno Unito ma ci sono alcuni paesi del mondo in cui si dovrebbe evitarlo. Se si beve acqua ritenuta non sicura, si potrebbe contrarre qualsiasi cosa. Dalla diarrea all’epatite A, dal tifo al colera. Ma quali sono le acque sicure in Europa? E in quali paesi si dovrebbe invece evitare di bere dal rubinetto? Una ricerca basata su informazioni provenienti da Centri di USA per il controllo e la prevenzione delle malattie ha elencato i paesi in cui è consigliabile che i viaggiatori non bevano l’acqua del rubinetto. Ma non solo.
ACQUE PERICOLOSE
In alcuni casi non si dovrebbe proprio toccare l’acqua. E quindi evitare di lavarsi i denti. Sembra infatti che anche la più piccola quantità possa avere un effetto dannoso. Ai turisti si sconsiglia di ordinare insalate o verdure e frutta che possano essere state lavate con acqua. Le bevande con cubetti di ghiaccio devono essere trattati con cautela, a meno che il ristorante o bar possono confermare che i cubi siano fatti con l’acqua in bottiglia. Quando si fa la doccia bisogna cercare di non prendere l’acqua in bocca. Quando si nota un colore poco convincente, come il giallo o il marrone, o anche il bianco, meglio evitare contatti con l’acqua. L’acqua fornita in una sala da pranzo deve sempre arrivare in una bottiglia sigillata. Bisogna prestare attenzione ai sigilli rotti e all’acqua con cui si preparano altre bevande.
PERCHE’ BERE L’ACQUA IN BOTTIGLIA
Non importa in quale paese ci si rechi. Anche i migliori resort o gli alberghi più lussuosi possono riservare minacce per la salute. Bisogna stare sempre all’erta, quindi. Soprattutto per che sceglie di organizzare un viaggio in Albania, Armenia, Bulgaria, Croazia, Montenegro, Romania, Russia, Serbia, Turchia o Ukraina. Tutti gli stati dell’Unione Europea stanno fronteggiando il problema, poiché le acque dolci sono più inquinate del previsto. Diversi sono i fattori principali che contribuiscono alla contaminazione chimica degli ecosistemi acquatici. Lo scarico da attività agricole e gli impianti di depurazione comunali. I pesticidi, da sempre i principali tossici dei sistemi d’acqua dolce. A questo si aggiungono i composti organostannici, ritardanti di fiamma bromurati e gli idrocarburi policiclici aromatici derivati da combustione
