Alla faccia dell’orologio biologico. Diventare mamme a 40 anni ed oltre non è più l’eccezione alla regola. in effetti, basta guardarsi un attimo intorno per accorgersene, ma i dati più recenti lo rimarcano: diventare mamme over 40 è sempre più comune.
Studi recenti provenienti dal Regno Unito affermano che le mamme over 40 hanno superato le mamme teenager. Il fenomeno delle mamme poco più che adolescenti è stato per anni una realtà molto forte in Gran Bretagna. E anche problematica. Oggi le mamme under 20 sono meno delle over 40, ed è la prima volta che si rileva questo dato dal 1947 secondo i dati dello United Kingdom Office for National Statistics. Le mamme quarantenni sono addirittura triplicate rispetto agli anni ’80. Negli Stati Uniti lo scenario è molto simile: il 9,1% dei neonati ha una mamma che ha superato i 35 anni, ed è in repentino aumento la percentuale delle neomamme tra i 40 e i 44 anni.
In Italia
Non è un fenomeno solo anglosassone. L’Italia si piazza sul podio dei paesi dove la maternità è più tardiva. Secondo i più recenti dati Istat, nel 2008 le mamme italiane over 40 erano il 6,2%; sono diventate l’8,9% nel 2014. Le mamme under 25 sono invece l’8,5% (sempre al 2014). Anche nel nostro Paese quindi le mamme ultraquarantenni hanno superato le mamme ventenni. La denatalità è in aumento e la maternità arriva sempre più tardi, afferma l’Istat, e accade anche tra le donne di origine straniera.
Le ragioni sono naturalmente da ricercarsi in vari frangenti. Sempre più donne scelgono di dedicarsi alla carriera, e di raggiungere la sicurezza finanziaria prima di decidere di avere un figlio. Inoltre, il ruolo stesso della donna nella società è cambiato, e quello che un tempo sembrava essere l’unico (o quasi) scopo nella vita, ovvero il procreare, oggi diventa una scelta. E’ certamente più difficile rimanere incinta dopo i 40 anni. Ma l’allarmismo legato all’orologio biologico è drasticamente sceso. Inoltre, le tecniche fecondative stanno aiutando notevolmente le donne in questo senso. L’aspettativa di vita si è allungata, e con essa la possibilità di rimandare la maternità ad un’età più matura.