Vestire in chiave ecologica non è solo una questione di stile ma è una vera e propria filosofia di vita. Gli animi più sensibili, e sostenibili, che vogliono indossare capi la cui produzione non ha avuto dannose ripercussioni sulla natura, ma anche sull’uomo, devono prestare una maggiore attenzione a ciò che scelgono.
La t-shirt che salva gli Oceani
Uno dei mali più grandi della società moderna è la plastica che, troppo spesso, non viene smaltita correttamente e finisce negli Oceani, inquinandoli. A scendere in campo, al fine di porre un freno a questo scempio, è stata l’azienda sportiva Adidas che, in collaborazione con l’organizzazione ambientalista Parley for the Oceans, lotta per promuovere la consapevolezza della bellezza e della fragilità del mondo acquatico prendendo parte a progetti che possano porre fine alla loro distruzione.
Detto fatto, dalla teoria si è passati alla pratica: facendo leva sullo sviluppo e il sostegno alle nuove tecnologie per riciclare i detriti di plastica marina, è nata la t-shirt TERREX Parley Logo Tee, realizzata sfruttando i filati tecnici prodotti con la plastica recuperata dagli oceani ovvero utilizzando il tessuto Parley Ocean Plastic®.
Presentata in esclusiva alla Fiera OutDoor di Friedrichshafen, e disponibile nei negozi dalla primavera/estate 2017, data la sua unicità, questa maglietta si è portata a casa l’OutDoor Industry Award 2016, un riconoscimento che premia il suo approccio innovativo e sostenibile nel combattere un grande nemico, l’inquinamento marino.
“Ne è stato fatto di lavoro dietro le quinte da quando abbiamo lanciato la nostra partnership con adidas. Stiamo creando dei nuovi standard, con nuove tecnologie e materiali che sono molto diversi da quelli solitamente utilizzati nel settore” – ha dichiarato Cyrill Gutsch, fondatore di Parley for the Oceans che ha poi aggiunto – “È una sfida continua, ma abbiamo raggiunto il primo traguardo. Ora possiamo sostituire la nuova plastica con detriti di plastica marina riciclata: Parley Ocean Plastic®. Possiamo realizzare capi d’abbigliamento e footwear con questo sistema e siamo pronti a proseguire su scala industriale“.
Quando il denim è green
C’è chi punta su nuovi materiali e chi, invece, si appella al riciclo al fine di ridurre gli sprechi. Anche nel frivolo mondo della moda qualcosa sta cambiando come dimostra Italdenim: l’azienda lombarda, specializzata nella produzione di tessuto denim, ha raccolto una sfida importante con la serie Recycled Denim, realizzata utilizzando processi produttivi ecologici ed ecosostenibili.
Nasce così una nuova linea che si avvale del tessuto realizzato rigenerando gli scarti di produzione dei filati di cotone, ricondotti a fibra, e tinti nuovamente senza l’aggiunta di altre fibre non identificate, come spesso avviene nel processo di riciclo dei tessuti.
Della linea Recycled Denim fanno parte tessuti 100% cotone (60% rigenerato e 40% nuovo) e tessuti che combinano il cotone con la fibra in poliestere NewlifeTM di Sinterama, ottenuta dal riciclo di bottiglie di plastica post-consumo raccolte nel Nord Italia.
“Nel normale processo di tintura del cotone, i primi e gli ultimi 500 metri della partita di tintura – tinti nella fase di avvio e di spegnimento della macchina – vengono normalmente scartati, in quanto la colorazione ottimale si ottiene quando la macchina lavora a pieno regime” – ha spiegato Luigi Caccia, Presidente di Italdenim che prosegue dicendo – “Noi abbiamo invece pensato di rigenerare questo filato, per creare una proposta che incontra le esigenze dei clienti più attenti all’ecologia e al rispetto per l’ambiente”.