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Le infezioni più comuni durante l’estate

Quando la vacanza è a rischio: come curare i disturbi più comuni

Bagnante
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Finalmente si parte per la tanto agognata vacanza. Ma c’è sempre qualcosa che può rovinarla. Come le infezioni virali e batteriche, che sono all’ordine del giorno. La vita all’aperto, le alte temperature, il mare e le piscine contribuiscono ad aumentare i rischi. Lo sanno bene i bimbi che soffrono di otite, per esempio. O chi è soggetto a colpi di calore. Le malattie più comuni che si contraggono durante la stagione estiva si possono raggruppare essenzialmente in cinque gruppi.

I DISTURBI PIU’ FREQUENTI IN VACANZA

Infezioni cutanee tra cui tra cui le micosi e l’impetigine. Quest’ultima è un’infezione acuta che colpisce generalmente la pelle del viso e degli arti. Compaiono inizialmente vesciche ripiene di liquido chiaro che si rompono. A quel punto si forma una crosta giallastra che si stacca facilmente. La pelle adiacente alla crosta può arrossarsi particolarmente e provocare un forte prurito. Una cattiva igiene è una rilevante fattore di rischio. Si cura con creme antibiotiche prescritte dal pediatra

Gastroenteriti, diarrea del viaggiatore e intossicazioni alimentari

I disturbi intestinali sono particolarmente fastidiosi, soprattutto con il caldo. Fondamentale è la prevenzione, poiché non esiste alcuna terapia efficace per la gastroenterite virale. Il consiglio più utile al riguardo è lavarsi spesso e accuratamente le mani.

Visita medica
Bambina dal dottore
Allergie da punture di insetto

Diversi insetti con pungiglione, pungendo la pelle, iniettano sostanze nocive che provocano bruciore, rossore, dolore e prurito. Questa reazione è assolutamente normale se localizzata nella sede della puntura e se è limitata nell’estensione, nella gravità e nella durata. Se la reazione al veleno è eccessiva, ovvero troppo estesa, grave e duratura, con febbre e spossatezza, bisogna ricorrere ai ripari. Si deve rimuovere immediatamente il pungiglione, se è visibile, con un movimento secco e rapido usando le unghie o le pinzette. Trascorsi i primi 20 secondi l’operazione risulterà meno utile perché tutto il veleno sarà stato ormai liberato. Bisogna poi applicare nella zona colpita qualcosa di freddo come ghiaccio o impacchi freddi; identificare, se possibile, l’insetto responsabile; e rivolgersi subito al medico.

Prurito da puntura di insetto
Reazioni da Prurito da puntura di insetto
Contatto causate dalle punture di meduse, ricci di mare e tracine

Tra i tentacoli della medusa sono situati degli organuli urticanti contenenti delle tossine che vengono liberate nel momento in cui avviene il contatto. La tossina prodotta penetra attraverso la superficie cutanea provocando dolore acuto ed una reazione di tipo orticarioide più o meno intensa. Per alleviare i sintomi della reazione locale provocata dalla medusa può essere utile applicare, senza frizionare, sabbia calda, successivamente detergere la parte con acqua salata tiepida e quindi applicare delle garze imbevute di acqua tiepida e aceto al 50%. È importante non grattare le lesioni per impedire alla tossina di entrare in circolo più velocemente. La dermatite da medusa deve essere poi trattata per alcuni giorni con la terapia che il medico riterrà più idonea e che in genere prevede l’applicazione di pomate a base di corticosteroidi e la somministrazione di antistaminici.

La puntura del riccio di mare può causare bruciore e dolore anche intensi. Gli aculei sono fragili e frequentemente si spezzano all’interno della pelle e, in questo caso, dopo aver disinfettato la parte, è necessario provvedere ad estrarre la spina dalla cute con l’ausilio di una pinzetta. La lesione guarisce rapidamente ma nel caso in cui subentri un’infezione è necessario ricorrere ad una terapia antibiotica.

La puntura della tracina provoca un dolore estremamente intenso. La parte colpita appare rossa e tumefatta e talvolta possono verificarsi sintomi sistemici quali tachicardia, difficoltà di respirazione, nausea, difficoltà di movimento dell’arto colpito. Il veleno inoculato dalla tracina è termolabile per cui immergendo tempestivamente la parte colpita (in genere un piede) in acqua molto calda si provvede a disattivare la tossina inoculata. Dopo questo primo intervento il medico prescriverà il trattamento, antibiotico od antistaminico.

GLI IMPREVISTI IN SPIAGGIA

Colpi di sole e colpi di calore. Il colpo di calore è dovuto a un aumento della temperatura corporea a causa del clima caldo e umido. L’organismo accusa il malore perché assorbe più calore di quanto riesce a cederne all’esterno con la sudorazione.

Per alleviare i sintomi di volto arrossato, sete intensa, cute calda, mucose asciutte, sensazione di generale debolezza, crampi muscolari, senso acuto di vertigini, disorientamento, confusione mentale, perdita di coscienza bisogna posizionare la vittima all’ombra e al fresco con la testa alta. Slacciare o togliere gli abiti stretti. Avvolgerla in un lenzuolo freddo e umido. Far bere al paziente una soluzione salina, per reintegrare i sali perduti con la sudorazione eccessiva. Ventilare la vittima e farla riposare.

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