Il burro è spesso additato come il peggiore degli alimenti. Perché grasso e perché potenzialmente dannoso per il benessere cardiovascolare. Questo almeno ci hanno ripetuto molte dicerie sul tema e anche studi più seri. Attenzione però; come tutte le cose, esso non è per forza da considerarsi un nemico. Anzi, a volte può dare risalto ai piatti senza pericoli per la salute. Povero burro, sempre additato come il più grasso dei condimenti. Adesso è ora di finirla. E riconoscere così al caro vecchio ingrediente anche qualche tratto positivo.
Burro sì o burro no?
Cominciamo dall’inizio; ok il burro sarà grasso e per una porzione di circa 10 grammi ha un apporto calorico di 72 calorie. Tuttavia alcuni ricercatori americani e australiani, provenienti dall’Università di Stanford e Sydney hanno analizzato il tema giungendo a risultati nuovi sul legame tra assunzione di burro e rischi cardiovascolari. Analizzando 600.000 persone di 15 paesi differenti sono infatti arrivati alla conclusione che non esiste nessun rischio di questo tipo.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista PloS One. E lo studio sembra dirci di più; in dosi ragionevoli, nella misura di una porzione di un cucchiaino al giorno, il burro non farebbe affatto male. E ancora. Il burro è un’ottima fonte di vitamina A, un antiossidante che contribuisce alla buona qualità della pelle.
Tutto sul burro
Esso rinforza anche il sistema immunitario e la sintesi di numerosi ormoni tra i quali il progesterone. Ancora scettici? Poi c’è il tema della sua capacità di dare gusto ai piatti. Il burro è buono per cucinare piatti a base di carne, nei dolci, oppure sul pane appena ci si sveglia. Certo, va considerato senza esagerare; ma consideratelo come alimento utile alla vostra dispensa e non come un nemico da combattere e da evitare sempre. Sempre ricordandovi di non esagerare.