Pubblicato il

Insalate in busta, è boom anche negli Usa

Non solo Italia. Le verdure pronte al consumo hanno ottenuto un grande successo anche in America

Reparto verdure in busta supermercato
iStock

Insalate in busta, frutta e verdura già tagliate o ortaggi crudi pronti. Sono decisamente comodi, ma devono essere conservati bene. Il ministero ha introdotto nuove norme per preparazione.

Le insalate in busta fanno risparmiare un sacco di tempo

Già pulite, tagliate, lavate e asciugate. Insomma, circa mezz’ora di lavoro in meno per chi le prepara. Nessuna preoccupazione rilevante per la presenza di pesticidi. E nessun problema nella prova dell’assaggio. Se c’è un dubbio su queste insalate riguarda il livello di igiene.

Il decreto introdotto di recente dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali stabilisce nuove norme chimico-fisiche e igienico-sanitarie all’interno del ciclo produttivo. Del confezionamento, della conservazione e della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di IVgamma.

Gli operatori del settore alimentare devono garantire che, in ogni fase della distribuzione (quindi in negozi e supermercati), i prodotti di IV gamma siano mantenuti a una temperatura inferiore a 8°C. Agli ortofrutticoli di IV gamma è consentita l’aggiunta di ingredienti di origine vegetale, non freschi o secchi, in quantità non superiore al 40% del prodotto finito.

Per quanto riguarda le informazioni da riportare sulle confezione, sarà necessario indicare in un punto evidente dell’etichetta. Il termine “prodotto” può essere sostituito da una descrizione più specifica dello stesso (es. insalata); le istruzioni per l’uso per i prodotti da cuocere; la dicitura: “conservare in frigorifero a temperatura inferiore agli 8°C”; la dicitura: “consumare entro due giorni dall’apertura della confezione e comunque non oltre la data di scadenza”. Tale dicitura non si applica ai prodotti lavati e pronti da cuocere nella confezione integra.

Vengono inoltre stabiliti requisiti per gli stabilimenti di lavorazione, requisiti igienici e sanitari e requisiti qualitativi minimi dei prodotti. Tra questi la temperatura degli ambienti di lavorazione non deve superare i 14°. L’esperto di sicurezza alimentare Trevor Suslow, presso l’University of California, ha affermato che “la contaminazione rilevabile è molto molto bassa, in genere inferiore allo 0,1 % positivi [ per il rilevamento degli agenti patogeni ]”e che ci sono poche prove che lattughe “insacchettate” portino al rischio patogeno rispetto a quelle fresche da lavare.

Il risultato? Negli Usa è boom di verdure in kit (come la Caesar Salad: lattuga in sacchetto in cui viene descritta la ricetta del piatto con gli ingredienti da aggiungere).