Quante volte, dopo essere rientrati da una cena fuori casa, si riesce a prendere sonno con grande fatica? Ebbene sì, il problema è proprio in tavola. Perché esistono degli alimenti che bisognerebbe evitare se si vuole finire, beatamente, tra le braccia di Morfeo.
Cibo e sonno dunque hanno tra loro un rapporto tanto complicato quanto delicato a tal punto da condizionare la vita di milioni di persone. Al fine di non passare la notte in bianco e alzarsi al mattino con l’umore nero e un senso di fatica che comporta seri problemi di concentrazione, è bene optare per soluzioni light facili da digerire. E, altra buona abitudine, è quella di consumare i pasti almeno due ore prima di mettersi a letto.
Quali sono dunque gli alimenti da inserire nella black list? Fritti, alcolici e cibi con eccessive dosi di sale andrebbero banditi dall’alimentazione. Almeno da quella serale.
Alcool, cattivo sonno
L’alcool è il nemico numero uno del sonno. Sebbene in molti sostengono che il vino concilia il sonno, in realtà provoca continui risvegli durante la notte. Inoltre l’alcool esercita un effetto sedativo anche sulla respirazione e sui muscoli respiratori. Accentuando, così, notevolmente problemi come il russare o le apnee notturne
Carne rossa
C’è chi la ama e non ne può fare a meno. Ma consumare carne a cena mette a dura prova il fisico in quanto, essendo particolarmente ricca di proteine e grassi, sottopone l’organismo a un lungo e laborioso lavoro notturno necessario al fine di riuscire a digerirla.
Cioccolato fondente
Spesso, prima di mettersi a letto, ci si concedete una piccola coccola, un peccato di gola che giova all’umore ma, a quanto pare, non al sonno. Il cioccolato fondente infatti, contenendo una percentuale di caffeina nonché stimolanti come la teobromina, svolge un’attività eccitante e dunque risvegliante creando non poche difficoltà a chi vorrebbe dormire.
Le spezie
A rendere il sonno agitato contribuiscono anche le spezie, il curry in primis ma anche pepe, paprika e peperoncino ma non sono da meno gli alimenti troppo salati come insaccati e formaggi stagionati, patatine o cibi in scatola che, oltre ai risvegli da sete notturna, causano squilibri osmotici che interferiscono con la funzione cardiocircolatoria.