Eterno il dualismo uomini e donne. Quante volte abbiamo sentito ripetere la frase di John Gray “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”? Che tra i due sessi ci siano innumerevoli differenze è un dato di fatto e non si tratta di un semplice cliché. Quando si parla del cervello ecco che vengono a galla notizie decisamente interessanti. A incuriosire è la scoperta degli scienziati della Stanford University School of Medicine resa nota grazie alla rivista “Nature Scientific Reports” che ha fatto luce su quelle che sono le differenze comportamentali tra donne e uomini quando si è chiamati in causa per svolgere un’attività collaborativa.
Oggigiorni il concetto di cooperazione, che sia rivolto alla sfera familiare o quella lavorativa, rappresenta una pietra miliare per la società e spesso, se si è davanti a un problema, è di fondamentale importanza il supporto dell’altro, che sia il collega o il partner.
Come si comportano dunque i due sessi nel momento in cui si trovano a svolgere compiti che prevedono una collaborazione fra più persone? Joseph Baker, uno dei principali autori della ricerca, insieme ai colleghi ha sottoposto 222 volontari all’analisi e, grazie alla tecnica di hyperscanning e al supporto della cosiddetta NIRS, ha monitorato l’attività cerebrale di due persone mentre interagiscono.
Partendo dal presupposto che si tratta solo di una sperimentazione pilota, quello che è emerso è decisamente interessante: i risultati migliori a quanto pare si ottengono dalle coppie dello stesso sesso, in particolare da quelle formate da due uomini, in quanto è stata riscontrata tra loro una maggiore coerenza intercerebrale e questo è possibile perchè si attivano differenti aree del cervello. L’uomo infatti sollecita la corteccia prefrontale destra mentre nella donna l’area celebrale più attiva è quella della regione temporale: in conclusione si può affermare che uomini e donne collaborano in modo diverso.