Cosa distingue le persone dall’alto tasso di fedeltà da quelle che, invece, approfittano della “distrazione” di una sera per concedersi dolci incontri pieni di amore proibito? Non si tratta di forza di volontà, né di costume sociale. Per capirlo un recente studio pubblicato nel Personality and Social Psychology Bulletin. Secondo questo gli scienziati hanno reclutato quasi 250 persone eterosessuali e hanno valutato il livello di attrattività dei membri del sesso opposto.
In un primo esperimento è stata mostrata una foto di una persona del sesso opposto, così come un profilo che specificavano se questi fossero single o fidanzati. Chi era in un rapporto tendeva a dire che gli “scoppiati”, considerati una “minaccia per la loro relazione”, erano meno attraenti rispetto agli altri.
In un secondo esperimento è stato chiesto invece di classificare l’interesse nei confronti del proprio partner. Le persone che si sono dette soddisfatte hanno classificato, ancora una volta, i single come meno attraenti. Invece coloro che non erano tutto del tutto soddisfatti della loro coppia erano più propensi a dire che gli altri erano piacevoli.
La spiegazione è semplice: gli scienziati dicono che quando siamo felici in un rapporto vogliamo mantenere le cose esattamente come sono. Quindi tendiamo inconsciamente ad evitare gli sguardi delle altre persone, così da troncare ogni tentativo di tradimento.
C’è da dire però che tra ricambiare uno sguardo e ritrovarsi tra le lenzuola con un altro c’è un oceano. E che bisognerebbe anche ascoltare quei pensieri che partono dal cervello e si disperdono prima di giungere alla bocca. Ah, se si potessero studiare anche questi…
