Il matrimonio è anche questione di “numeri”: a volte si tratta di esperienza, altre di sfizi. In parte contribuiscono sensazioni più profonde come la consapevolezza acquisita di ciò che piace oppure la voglia di libertà che, a un certo punto, cede il passo a quella di legarsi. Sono tante le ragioni per cui i periodi di “leggerezza” o le “storie sbagliate” diventano importanti nel momento stesso in cui si ha voglia di fare sul serio, di dedicarsi anima e corpo a qualcuno. L’esperienza insegna. E non è soltanto un modo di dire.
Per lo studio, pubblicato on-line dall’Institute for Family Studies, Nicholas H. Wolfinger ha analizzato i dati del National Survey of Family Growth, raccolti in fasi alterne negli ultimi 15 anni, ed è stato dimostrato che le donne con due partner sessuali prima del matrimonio avevano tassi più elevati di divorzio rispetto a quelle il cui numero si aggirava dai tre ai nove.
Già, due partner non bastano per trovare la felicità in coppia. E per spiegare questa teoria, per lui consolidata, Wolfinger ha una teoria: “sono troppo pochi per avere un confronto diretto”. Tutto qui. E se ci sono più partner, pur limitandosi entro la decina, è probabile che ci si disponga meglio nei confronti della fisicità, riuscendo a capire chi fa star bene e chi no, tra le lenzuola e fuori. Le donne che si sono sposate “immacolate” avevano, invece, tassi di divorzio più bassi: solo il 6% sono giunte alla separazione. Attenzione però a non superare i nove compagni: i tassi di divorzio sono molto alti.
E’ importante sottolineare, ad onore del vero, che questo studio non è stato pubblicato in una rivista scientifica e non prende in considerazione gli altri fattori per i tassi di divorzio, se non solo questo fantomatico numero. Quindi queste deduzioni vanno prese con le pinze. E non possono essere l’alibi perfetto per un tradimento, chiaro? Ad ogni modo, indiscutibilmente, tutto sembra logico. Apparentemente logico.