Il destino di una coppia si decide più a tavola, magari di un ristorante, che a tavolino. Soprattutto se parliamo di primo appuntamento. A pesare sulla scelta tante variabili, a partire dallo stesso menu. E, soprattutto in questi ultimi mesi, si assiste sempre di più ad un boom di prenotazioni in ristoranti, fast food e pub.
É la diretta conseguenza dell’altrettanto boom di app per dating on line, come Grindr o Tinder, che conta decine di migliaia di appuntamenti a settimana solo in Italia. A volte si sceglie un caffé, altre una passeggiata, ma la cena segna sempre un punto di svolta: o è sì o no.
Le regole sono sempre le stesse: si beve, ma non tanto, e la felicità della serata si misura a suon di sguardi, se gli sguardi attorno a quel che accade tra la coppia é poco rilevante. E se partono giochi di gambe e di piedi, di carezze e di tocchi di mano, il gioco è praticamente fatto.
Qualcuno si è anche divertito ad effettuare alcune statistiche. Secondo quattro persone su 10 il piatto scelto dall’altro commensale è determinante nel decidere se ci sarà o meno un dopo cena, mentre per una su 4 potrebbe pesare addirittura sulla scelta (o meno) di una seconda occasione. A dirlo lo studio inglese che ha coinvolto circa 2 mila adulti promosso dalla catena di ristorazione TGI Friday’s e riportato sul Daily Mail.
Nel bon ton del primo appuntamento la parola d’ordine numero uno è no all’insalata: per la donna l’uomo che la sceglie è “noioso”, mentre l’uomo preferirebbe per lei piatti più complessi. Perfetti hamburger e costine. In un caso su 10 l’appassionato ‘veg’ viene liquidato come “rammollito” o “inetto”. Un altro momento cruciale è quello del conto: ovviamente deve pagarlo per intero l’uomo, meglio ancora se con l’aggiunta di una piccola mancia.