Quando si parla di abbigliamento ci si addentra in un mondo pieno di insidie. Apparentemente scegliere una mise e costruire un outfit è un gioco da ragazzi, basta seguire i propri gusti e indossare ciò che permette di sentirsi a proprio agio ma, in realtà, a ogni contesto e ad ogni situazione corrispondono delle precise regole perché la moda non è sempre semplice e lineare come sembrerebbe essere.
Sebbene non esista un dress-code scritto per andare al lavoro, è bene ricordare che ciò che si indossa può avere delle grandi ripercussioni sulla propria vita personale perché, a volte, un vestito parla più di mille parole. A fare chiarezza sull’argomento ci ha pensato G. Bruce Boyer giornalista di costume nonché grande esperto di moda maschile che, con il suo scritto “True Style: The History & Principles of Classic Menswear“, ha omaggiato i lettori con quello che si potrebbe definire una sorta di saggio filosofico attraverso il quale divulga una serie di preziose riflessioni.
La domanda sorge spontanea: perché è così importante indovinare gli abbinamenti per vivere serenamente la vita lavorativa? Al di là dell’estetica ci sarebbe una piega psicologica: se è vero che l’abito fa il monaco questo non significa che l’apparenza sia tutto, essere ben vestiti dà fiducia, porta a migliorare l’opinione che si ha di sé stessi, l’autocontrollo, libera dall’ansia da prestazione e permette di concentrarsi sul lavoro nonché di sentirsi integrati in un gruppo.
Ciò però non deve passare come un messaggio sbagliato, non bisogna rivoluzionare il proprio guardaroba e spendere una fortuna al fine di raggiungere determinati obiettivi professionali: la perfezione non esiste, basta semplicemente fare tesoro di tutto quello che si possiede e, studiando le infinite soluzioni e i possibili abbinamenti, accessori compresi, il gioco è fatto.
Vestirsi è un’arte ergo quando ci si alza al mattino mai indossare la prima cosa che capita e, soprattutto, se si vuole essere presi sul serio, meglio evitare il look casual jeans e maglietta, ciò non significa fossilizzarsi sul classico abbinamento giacca e cravatta, si può osare, l’importante è non essere fuori luogo.