Pubblicato il

Buon compleanno Gianna Nannini

60 anni di un’icona nostrana del rock al femminile

LaPresse

Se si chiede a qualcuno di pensare ad una rocker italiana il suo è probabilmente il primo volto che viene in mente: Gianna Nannini è l’emblema stesso del rock al femminile in Italia, e non una di quelle icone del passato, ma una presenza costante, da 40 anni a questa parte, nel panorama musicale del nostro paese. Il 2016 è un anno importante per Gianna Nannini: tagliato il traguardo quarantennale di carriera – il primo album è del 1976 – arriva anche quello dei 60 anni, che compie il 14 giugno. (A dire il vero, c’è un piccolo mistero che aleggia sull’età di Gianna Nannini: alcune fonti collocano la sua data di nascita al 1954, non al 1956.)

Foto LaPresse
Foto LaPresse

Nata a Siena, orgogliosamente appartenente alla contrada dell’Oca, la sua famiglia è una delle più note nella pasticceria toscana, ma Gianna sa sin da ragazza che il suo futuro non è lì. Un incidente con un macchinario dolciario chiude definitivamente il breve capitolo della Gianna-pasticcera, che sceglie di percorrere la strada della musica, l’unica che sente davvero sua. Si sposta a Milano e agli inizi degli anni ’70 diventa la voce dei Flora, Fauna e Cemento, band di Mauro Lavezzi, e viene ‘scoperta’ dalla talent e produttrice Mara Maionchi. E’ nel 1976 che Gianna Nannini pubblica il primo album solista, California, e da lì in avanti non smette più di realizzare dischi e singoli talmente di successo che sono a pieno titolo entrati a far parte degli intramontabili della canzone italiana: non solo il primo, scandaloso, America, ma Fotoromanza, Hey Bionda, Profumo, Avventuriera, Bello Impossibile, I Maschi, Latin Lover, Un’estate Italiana, e i più recenti Meravigliosa CreaturaSei nell’anima, solo per citarne alcuni.

Gianna Nannini al Festival del Cinema di Venezia - Foto LaPresse
Gianna Nannini al Festival del Cinema di Venezia – Foto LaPresse

Eternamente ribelle, vicina frange dell’underground ma senza disdegnare la contaminazione con il mondo pop, Gianna dà scandalo sin dagli esordi (la copertina di California è la Statua della libertà che al posto della fiaccola regge un vibratore a stelle e strisce); si professa femminista, sessualmente libera, ma non provoca mai per il gusto di farlo: le sue ribellioni sono una pura espressione di libertà, di libertà personale – dichiarata in pezzi come Scandalo del 1990 – che non manca di difendere quando in molti le danno addosso per la scelta di avere una figlia a 50 anni suonati e da single. Una decisione che lei difende senza compromessi, anzi mostrando con orgoglio il suo pancione nella copertina dell’album Io e te. Gianna Nannini ha contribuito a dare un’identità al rock italiano femminile, imponendosi con la sua voce grintosa e graffiante che all’epoca era propria delle sacerdotesse del rock d’Oltreoceano (Janis Joplin, Patty Smith), ma non certo comune alle nostre latitudini. Le sue ballate rock sono state un vero dono alla musica italiana, e la dimostrazione sta nei concerti eternamente sold-out (o quasi) che continua a fare, energica quanto e più di prima.