Nel momento di down psicologico ed umorale al termine di una storia, pare che la dieta giochi un grande ruolo. Un po’ come nei film americani, dove uomini e donne affogavano la loro disperazione in coppe di gelato grandi come quelle giganti per popcorn. Ora, obiettivamente, tutto ciò è esagerato. O può essere concepito per un paio di giorni, non di più. Eppure qualcosa nella dieta cambia, anche a lungo termine, a seconda che siate uomini o donne. Indipendentemente dai perché che sono alla base della fine della relazione.
Questo almeno è quanto sostiene lo studio pubblicato su Social Science & Medicine e condotto dagli esperti dell’University of Cambridge Centre for Diet and Activity Research che ha analizzato il comportamento di 11.577 partecipanti di età compresa fra i 40 e gli 80 anni. Lo studio, che parte da un’esigenza di salute, in quanto la riduzione del consumo di prodotti freschi è stato collegato ad un maggiore rischio di malattie cardiovascolari e di cancro, mentre le diete di varietà limitata sono associate anche al diabete, ha anche un’interessante valenza sociale.
I ricercatori hanno scoperto che nel corso di due diverse valutazioni cliniche, effettuate una nel periodo tra il 1993 e il 1997, la seconda tra il 1998 e il 2002, gli uomini non più sposati avevano ridotto del 25% l’apporto di frutta e verdura giornaliero e che la loro nutrizione era diventata meno varia. Per le donne, invece, meno cambiamenti per quanto riguarda il regime, quindi abbastanza stabile, ma circa un drink in meno a settimana rispetto al periodo da coniugate. Praticamente le donne stanno meglio da sole, anche a tavola.