La Bandiera è una cosa seria. Tricolore sì, ma tricolore non significa soltanto tre colori, bensì “quei” tre colori che fanno del Tricolore la Bandiera italiana. Capita spesso di vederla esposta in pessima salute su edifici pubblici, con tinte che ricordano vagamente il rosso, il verde e soprattutto il bianco. Rattrista vederla languire al balcone delle scuole, meglio conservata quella che vediamo alle finestre delle abitazioni private, grazie alle cure di chi usa di tanto in tanto acqua e sapone.
Comunque sia, da adesso le cose dovrebbero migliorare, perché dopo 206 anni, il Tricolore è stato codificato: i colori della bandiera italiana (il Tricolore), sono indicati nell’articolo n° 12 della Costituzione della Repubblica italiana, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 298, Edizione Straordinaria, del 27 dicembre 1947 ed entrata in vigore il 1° gennaio 1948. I tre colori vengono definiti come segue:
Verde: Pantone tessile 17-6153 TCX (Fern Green – verde felce);
Bianco: Pantone tessile 11-0601 TCX (Bright White – bianco acceso);
Rosso: Pantone tessile 18-1662 TCX (Scarlet Red – rosso scarlatto).
Ecco, allora, come dar vita ad un tricolore degno di tale nome. Per realizzare una bandiera orizzontale di dimensioni 100×150 cm, come prima cosa in merceria o al mercato acquistate le stoffe color bianco acceso, rosso scarlatto e verde felce e un metro di fettuccia di colore verde. Tagliate ciascun colore a forma di rettangolo con il lato maggiore (quello verticale, parallelo all’asta) di 100 cm e quello minore (orizzontale, perpendicolare all’asta) di 50 cm. Accostate i tre rettangoli lungo il lato maggiore e cuciteli insieme. In caso di bandiere di altre dimensioni, non dimenticate il rapporto 2 a 1 nei singoli rettangoli di stoffa. Si ricorda, infine, che il lato verde deve essere sempre quello più vicino all’asta, alla quale la bandiera deve essere cucita utilizzando la fettuccia verde.
