Nuova iniziativa per il Women’s Equality Party, il partito femminista britannico. Si tratta del contrasto alle molestie in rete, che il WEP femminista sta prendendo a cuore con il lancio di una campagna ad hoc per la protezione delle donne. ‘e-Quality’, ha avuto inizio alla fine del mese di maggio con lo scopo di di sensibilizzare i policy maker sulla necessità di legiferare in termini specifici su quanto avviene online. WEP chiede soprattutto nuovi strumenti per combattere le molestie in rete.
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Tra gli obbiettivi della campagna si trovano lo spostamento della responsabilità dalle vittime ai perpetratori di violenze, e l’assicurazione che per la rimozione dei contenuti esse non debbano più dipendere dalla buona volontà dei provider.
Il partito delle donne è stato fondato nel marzo 2015 da Sandi Toksvig e Catherine Mayer ha tra i punti del proprio programma il dibattito sul tema del consenso nella diffusione di immagini private e il supporto alle vittime di abusi online.
Il partito ha circa 45.000 membri. “Crediamo che il revenge porn – la pratica di diffondere video, immagini, e altro materiale privato online da parte di uno dei due partner senza il consenso dell’altro ndr – sia uno dei fenomeni più in crescita e allo stesso tempo più preoccupanti tra gli abusi commessi sulle donne in ambito virtuale”. Lo ha dichiarato la leader del partito Sophie Walker. “In questo momento storico, se si viene molestate per mezzo virtuale, la rimozione dei contenuti privati dipende dalla volontà del provider e dalla valutazione della molestia secondo i propri standard etici”.
Al momento i dati che fotografano la diffusione del fenomeno in Gran Bretagna sono piuttosto limitati, ma le poche informazioni disponibili certificano come 1 partner su 10, abbia minacciato di postare immagini svestite o private delle loro ex partner.