Il sesso fa bene a tutte le età, ma dopo aver passato da un pezzo gli anta ha quasi del miracoloso. Inutile cercare rimedi per la memoria o per non cadere nella stanchezza: fare sesso a 70 anni aiuta il cervello e rende vivi. A rivelarlo un’indagine dell’olandese Altrecht Mental Centre pubblicata lo scorso anno sull’American Journal of Geriatric Psychiatry.
Sotto la lente degli studiosi sono finiti 1.700 volontari fra i 58 e i 98 anni (71 l’età media), tre quarti con un partner stabile. Ebbene, dopo una serie di complicati test mentali e relativi questionari, è emerso che più la vita dei diretti interessati era sessualmente attiva, più le prestazioni logiche nel trovare le soluzioni ai problemi sottoposti si rivelavano brillanti.
Non solo: secondo lo studio, a fare sesso in terza età si scoprono nuovi nuovi percorsi e inedite attività cerebrali, con tutte le ricadute del caso sotto il profilo emozionale. D’altra parte non è un mistero: l’ultimo a raccontarlo in un libro dal titolo The Brain That Changes Itself è lo psichiatra statunitense Norman Doidge: “Quando ci innamoriamo – dice il medico – il cervello cambia. Non è solo una sensazione ma una trasformazione che dà vita a nuovi schemi e connessioni”.
Il problema, spiegano gli esperti, è che dopo i 65 anni, il 79% delle donne non ha più desiderio e solo una piccola minoranza che vive una relazione di coppia stabile risponde agli stimoli, ma di metterli in pratica non se ne parla.
Appena un quarto del campione dell’indagine olandese ha risposto che la sessualità è importante o addirittura molto importante nella propria esistenza a fronte di un 41% per cui è irrilevante. Se il 28% del campione sostiene che con l’età avanzata il peso dell’attività sessuale sia sempre più irrilevante, per il 42% è l’esatto contrario. Il 32% degli intervistati ha giudicato la propria vita sessuale soddisfacente mentre il 67% ha evidenziato l’importanza dei preliminari. Insomma, non è mai troppo tardi.
La vita si è allungata, e se è vero che i 50enni di oggi sono i 30enni di ieri, il discorso anagrafico in tema di sesso deve essere rivalutato… le ultrasessantenni del nuovo millennio – ha rivelato uno studio del 2011 dell’università svedese di Göteborg – hanno una vita sessuale attiva, viaggiano, si godono la vita, e curano il loro aspetto più di quando aveva 20 anni (quando ovviamente, non ce n’era bisogno). Grazie allo studio olandese, sappiamo anche che il sesso debole dopo gli (stra)anta si rigenera.