Il calciatore viene ricordato principalmente per i suoi trascorsi nel club inglese, squadra nella quale ha militato dal 1992 al 1997.
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Con Il Manchester United il calciatore ha vinto quattro Premier League e due FA Cup nell’arco di cinque stagioni. Personaggio estroso, nel corso della propria carriera Cantona si è reso protagonista di alcuni episodi non proprio felici della storia calcistica. Nel 1995, durante una partita in trasferta contro il Crystal Palace, Cantona venne espulso dall’arbitro e in un gesto di violenza inaudita colpì con un calcio il tifoso presente allo stadio Matthew Simmons, che dagli spalti vicini all’entrata del tunnel lo stava prendendo in giro. Entrambi, sia Cantona sia Simmons, furono condannati a pene diverse per il brutto episodio di violenza negli stadi.
Eppure la sua immagine non fu intaccata a lungo termine dal triste episodio. Infatti Cantona si è reinventato una seconda carriera giocando con la propria fama di bad boy. Alle apparizioni pubbliche, dove indossa spesso accessori ad effetto, una coppola messa di traverso sul capo o un capospalla in pelle da vero duro, affianca il lavoro come testimonial e attore. In questa veste un po’ ambigua si è reso quindi protagonista al cinema e in numerosi spot di taglio sportivo.
Per Nike ha lavorato in un celebre spot guidando un cast formato da Ronaldo, Paolo Maldini, Rui Costa, Luís Figo, Patrick Kluivert e Edgar Davids. Il cinema stesso lo cercato e eletto icona di un tifo agonistico del passato. Il regista britannico Ken Loach, che ha appena trionfato a Cannes con I, Daniel Blake, lo ha voluto come attore nel suo Il mio amico Eric, dedicato alla storia della squadra del Manchester e uscito nel 2009, mentre di recente è stato visto nel film The Salvation, per la regia di Kristian Levring.
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