Presentata nell’annuale simposio Pizza Up del 2013, la pizza al passo con i tempi è preparata con meno farina, meno grassi, più fibre, sali minerali e vitamine, grazie anche ai legumi germinati, per un taglio di calorie del 28%.
Alcuni penseranno che sia un crimine contro la tradizione quello di modificare la cara e vecchia e pizza. E probabilmente lo sarà, ma è anche vero che è necessario capire il concetto di benessere della dieta mediterranea che include gusto e salute. L’ideale sarebbe una pizza con più fibre, meno carboidrati e le vitamine e i sali minerali dei germogli di grano: una pizza “arricchita” di salute.
La “ricetta” di una pizza più leggera e digeribile mantiene tutto il gusto della pizza ma utilizza un panetto da 180 gr (oggi in molte pizzerie si usano panetti di circa 250 grammi) in grado di apportare un totale di circa 590 calorie. Compito del pizzaiolo sarà quello di recuperare le farine come si facevano una volta, quindi macinate a pietra, col germe di grano che resta disponibile, pomodori coltivati in zone vocate, latticini di prima scelta, creando una pizza alla luce delle conoscenze attuali. Quindi che sia equilibrata da un punto di vista nutrizionale, secondo le gda (guideline daily amounts).
La pizza napoletana stg per motivi storici, di tradizione, di ingredienti di qualità campani è tra le pizze la più famosa nel mondo; ora viene attualizzata per essere conforme allo stile di vita delle persone. Seguendo gli ingredienti della Pizza napoletana nel disciplinare, ci sarà farina di grano tenero, un panetto di 180-220 g, un diametro massimo di 35 cm. Verranno aggiunti poi prodotti dell’eccellenza agroalimentare. L’attenzione alla salute parte dalla considerazione della piramide alimentare della dieta mediterranea, alla cui base troviamo i cereali, ma integrali. Non resta che provare la pizza light!